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La Roma batte un colpo, Empoli piegato: 2-1

Sotto il diluvio, la Roma. Per carità, niente di straordinario, batte l'Empoli che non è il City di Guardiola ma lo fa in una serata tra le più difficili. Senza sei titolari, con una panchina folta di ragazzini. La decidono i gol di El Shaarawy e Schick, in mezzo il pari con un'autorete di Jesus. Tanta sofferenza contro un'Empoli mai domo, ma tre punti d'oro.

Tutto in un tempo

E' la prima per Claudio Ranieri, otto anni dopo. Ed è anche una nuova Roma complice le tante assenze (Manolas, Fazio, Kolarov, De Rossi, Pellegrini, Dzeko), con il tecnico di Testaccio che propone un 4-2-3-1 molto elastico. Davanti a Olsen, Florenzi e Santon esterni, in mezzo Jesus e Marcano. Cristante e Nzonzi fanno da cerniera davanti la difesa, tridente alle spalle del recuperato Schick con Zaniolo trequartista, Kluivert a destra, El Shaarawy a sinistra. Tre-cinque-due per Iachini che presenta un Empoli molto abbottonato con Caputo e Farias a provare a far male alla retroguardia giallorossa. Ranieri non ha di certo la bacchetta magica e in appena tre giorni non poteva cambiare il volto della Roma. Che parte con la paura addosso, quella di sbagliare. Primo tempo non bello, ma almeno giudizioso. Avvio al cloroformio, poi due lampi in un cielo uggioso e carico di pioggia. La perla la regala El Shaarawy che da sinistra converge, poi lascia partire un destro a giro sul quale può nulla Dragowski. L'euforia del vantaggio dura un nulla, il tempo di permettere a Jesus di beffare Olsen con un colpo di testa degno di un attaccante: 1-1 e tutto da rifare dopo appena undici minuti.

Il Var evita il pari

Partita sonnacchiosa ma la Roma ci mette volontà. Schick è motivato, Zaniolo come sempre bravo nel proporsi a ridosso dell'area avversaria. Si accendono a corrente alternata Kluivert ed El Shaarawy. In mezzo Nzonzi merita qualche applauso per due palle recuperate. E dietro squadra più accorta con Ranieri che tiene a bada i suoi, richiama Florenzi quando sale Santon, insomma una fase difensiva con più attenzione. Il vantaggio romanista è uno stacco imperioso e rabbioso di Schick che anticipa il suo angelo custode sulla punizione al bacio di Florenzi e Roma di nuovo avanti. Ripresa con l'Empoli che parte voglioso, Roma attenta anche se a tratti torna a farla padrona la paura. Perotti rileva Zaniolo, Krunic svirgola e si divora il 2-2. La Roma vuole chiuderla per evitare rischi, l'Empoli che prova a far male. C'è equilibrio. Prova a spezzarlo El Shaarawy, palla che fa la barba al montante. Che sfiora dalla parte opposta Dell'Orco con un colpo di testa che finisce di poco a lato. Brividi mentre la Sud prova a soffiare alle spalle dei giallorossi in una fase di difficoltà. L'Empoli pressa alto, la Roma fatica ma non si scompone cercando di far ripartire l'azione da dietro. Maresca manda fuori Florenzi (doppio giallo) e Ranieri si copre, inserendo Karsdorp al posto di Kluivert negli ultimi dieci minuti. Finale all'arma bianca, con l'Empoli che, forte del vantaggio numerico, intende provarci fino alla fine, Roma chiamata al sussulto d'orgoglio. Fuori anche lo stanchissimon Schick, dentro Celar. La Roma si difende coi denti e con rabbia. Krunic firma il  2-2 al termine di un'azione confusa in area con Oberlin che però tocca col braccio sul rinvio di Jesus. Maresca deve fare ricorso al Var e annulla proprio allo scadere dein regolamentari. Sei di recupero. Canta la Sud, come ha chiesto Ranieri, adesso serve come non mai perché l'Empoli si riversa tutto nella metà campo romanista. La Roma soffre ma non perde la testa e porta a casa i tre punti. Sudati, in una notte difficile, lunghissima, con tenacia. Per la prima di Ranieri basta e avanza e tiene Roma incollata alla zona Champions.

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