La Juve strappa un punto, con tanto di brivido finale per un gol, giustamente annullato a Rogers per un fallo di Diego Carlos su Di Gregorio. Non va neppure stavolta, con il Bologna che incassa la quarta sconfitta in cinque gare.
Carattere Juve
Alla fine a Birmingham, è 0-0 ed è un buon punto per i bianconeri per alimentare una classifica che vede la squadra di Motta diciannovesima e in piena corsa per la seconda fase. Un primo tempo segnato dalla paura, in particolare per gli inglesi che dopo dieci minuti hanno già due calciatori ammoniti. Entrambe sono a caccia di rilancio ma nessuna delle due incide. Primo tempo bloccato, anonimo, con giocate troppo scontate e mai incisive, come quelle di Torres da una parte, e Yildiz dall’altra, ma senza far male. Il ritmo si alza dopo la mezz’ora, quando gli inglesi provano ad accelerare, gran giocata di Watkins, Di Gregorio c’è e non si fa sorprendere. La gara si accende, e dal successivo angolo l’Aston Villa sfiora il vantaggio, stavolta ci pensa Gatti ad anticipare Cash. Si vede anche la formazione di Thiago Motta che ci prova con Weah che però non inquadra la porta. E prima dell’intervallo, altro pericolo per i bianconeri, con la punizione di Digne, che già ha colpito in Italia-Francia a San Siro, che si infrange sulla traversa. La Juve si prova subito in avvio di ripresa, calcia bene Conceicao, palla deviata da Digne che sembra toccare con una mano ma braccio aderente al corpo, Gil Manzano dice che non è rigore. La Juve abbassa il ritmo per provare nel controgioco l’arma migliore. Cosa che riesce con l’inserimento di Conceicao che colpisce a botta sicura, salva Martinez con una parata pazzesca sulla linea di porta. E a stretto giro è la Juve a salvarsi sulla conclusione a botta sicura di McGinn, che calcia di prima intenzione, salva Locatelli. Poi, il brivido finale, ma la Juve regge e nel freddo inglese, si riscalda con un punto d’oro.
Bologna, altro capitombolo
Al Dall’Ara fa festa il Lille che si impone per 2-1 e sono tre punti d’oro per i francesi che guadagnano il dodicesimo posto. Malinconica la posizione del Bologna, 33esimo. Un primo tempo che aveva preso la strada giusta, con un Bologna attento che aveva trovato con Dallinga la via del gol, ma la gioia è durata poco, e gol annullato per posizione leggermente irregolare del rossoblù. La partita è godibile, il Lille se la gioca con le sue armi migliori, velocità e pressing: Alexandro di testa centra il palo facendo salire brividi sulle spalle dei bolognesi. I padroni di casa ci provano, ma senza dare incisività alla loro manovra, mentre crescono i francesi che trovano il vantaggio al tramonto della prima frazione complice una colossale ingenuità di Posh che rinvia addosso a Beukema e palla al gioiello Jonathan David che l’ha subito rimessa in mezzo per il compagno che in due tempi ha superato Skorupski e gelato il Dall’Ara. Si accende la partita, con il Bologna che accelera: ci prova Dallinga, senza fortuna, poi lo stesso attaccante rossoblù colpisce male di testa toccando sul portiere. Il Bologna insiste ed ecco il pari. Punizione di Lykogiannis che trova Lucumí sul primo palo, fiondata e palla in rete: 1-1. Ma la gioia dura pochi minuti, il tempo che Fernandez-Pardo si beve Ferguson, palla in mezzo dove arriva primo sul pallone Mukau che da due passi firma il nuovo vantaggio francese. Poi è Skorupski a tenere in piedi il Bologna chiudendo bene su Bouaddi. Finisce qui, con un’altra notte amara, l’ennesima, per il Bologna in Champions League.