Serviva il miglior Icardi, all'Inter, per aver ragione di un'Atalanta arrivata a San Siro con la ferma intenzione di non fare da spettatrice. E la prestazione del capitano puntualmente è arrivata: due reti decisive, entrambe di testa e giunte nella ripresa, a riprova di un talento immenso praticamente inarrestabile negli ultimi 11 metri. I nerazzurri si portano così a casa il posticipo della 13esima di Serie A , stendendo 2-0 gli orobici e lanciandosi a 33 punti, a sole due lunghezze di distanza dal Napoli capolista, per un pacchetto di gratifiche che comprende anche il desiderato sorpasso ai danni della Juventus. Per Spalletti si tratta di un altro esame superato, nonostante le mille insidie celate nel confronto con l'Atalanta, specie dopo il pareggio con il Torino.
Alti ritmi, poche occasioni
La novità nell'Inter è la presenza dal primo minuto di Davide Santon, preferito a Nagatomo e rispolverato dal tecnico di Certaldo dopo aver disputato fin qui solo qualche spezzone, mentre Gasperini scegli il modulo tipo, pur rinunciando a una prima punta di peso (in panchina sia Petagna che Cornelius) e affidando il reparto avanzato alla fantasia del 'Papu' Gomez. E gli ospiti, almeno durante la prima frazione, fanno il loro: possesso palla, faseggi stretti e accelerazioni improvvise, segno di un gioco che c'è e va avanti in modo armonioso, come ormai da un anno e mezzo a questa parte. L'Inter, da parte sua, si affida alla buona vena di Icardi che, nei primi 45', sfiora due vole il gol impegnando Berisha in entrambe le occasioni. Altrettanto bravo Handanovic a opporsi alla conclusione di Hateboer, imbeccato sulla destra e autore di una bella conclusione mancina. Gli alti ritmi fanno sì che il gioco si concentri soprattutto a centrocampo, rendendo elevati gli standard in mezzo al campo ma limitandoli notevolmente in zona offensiva: il risultato è uno 0-0 giusto al duplice fischio.
Icardi, doppietta
E' nella ripresa che la musica cambia. Icardi inizia la sua personale sfida 'a colpi di testa' contro Berisha, impegnando l'estremo difensore albanese dopo pochi minuti con una zuccata centrale. Pochi minuti dopo, però, Cristante se lo perde in marcatura sulla punizione-cross di Candreva e l'argentino non perdona, spedendo in rete con una bella girata di testa che vale l'1-0. Copione che si è ripetuto solo 7 minuti più tardi: D'Ambrosio corona una grande prestazione soffiando palla a centrocampo e sfoderando un cross al bacio per Icardi che, con una bella spizzata in diagonale, fa secco Berisha per la seconda volta, siglando il gol numero 13 (in 13 partite) in campionato. A nulla serve l'ingresso di Petagna, che pure sfiora la rete alla mezz'ora della ripresa: l'Inter si guadagna 3 punti fondamentali e si candida prepotentemente al ruolo di anti-Napoli.