Fedele Sannella, patron del Foggia Calcio, è finito agli arresti con l'accusa di riciclaggio, nell'ambito dell'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano che, già nello scorso dicembre, aveva portato all'arresto dell'ex vicepresidente della società Ruggiero Massimo.
L'arresto
A far scattare le manette ai polsi del patron della squadra pugliese è stata la Guardia di Finanza di Varese, in collaborazione con la squadra mobile della Questura di Milano, che ha eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per riciclaggio, emessa dal giudice per le indagini preliminari Giulio Fanalesi. L'ordinanza è il risultato del proseguo della maxi inchiesta “Security” iniziata dal maggio 2017.
Le accuse contro Sannella
Secondo le ipotesi avanzate dall'accusa, Fedele Sannella avrebbe ricevuto e riciclato quasi 400 mila euro in contanti, reimpiegandoli nel Foggia Calcio Srl sia attraverso il pagamento di somme di denaro in nero agli atleti, allenatori, procuratori, sia mediante pagamenti funzionali alla gestione della società.
La Dda di Milano diventa “proprietaria” di una squadra di Calcio
Per la prima volta in Italia, la Dda ha inoltre chiesto al gip di Milano la nomina di un commissario giudiziale per una anno nei confronti di una squadra di calcio, diventandone così – per 12 mesi – “proprietaria”. Il commissariamento della società calcistica non influirà sulla normale partecipazione del Foggia calcio al campionato di serie B.