San Settimio nasce in Germania nel III secolo, muore a Jesi (An) nel 461.
La vita
Nasce in Germania, si dedica agli studi liberali e alla vita militare. Si converte al cristianesimo, e riceve il Battesimo. Forse anche per sfuggire alle ire dei familiari si trasferisce a Milano dove diffonde la fede cristiana. Per sfuggire alla persecuzione di Diocleziano, si trasferisce a Roma dove opera numerose conversioni e anche miracoli tanto che Papa Marcello I lo nomina vescovo di Jesi.
La morte
E’ perseguitato dal rappresentante Florenzio che gli concede cinque giorni per abiurare la fede cristiana e compiere un sacrificio agli dei pagani. Settimio, non solo non abiura la fede cristiana, ma continua a fare conversioni e anche guarigioni nel nome di Cristo, per cui, scaduto il tempo previsto, viene decapitato in un luogo sulla riva del fiume Esino dove poi viene eretta una Chiesa.
E’ venerato come protettore e primo vescovo di Jesi. Viene anche considerato il costruttore della prima cattedrale della città. Le sue reliquie vengono ritrovate nel 1469 e trasferite in cattedrale. Nel 1623 gli viene dedicato un nuovo altare. Il suo culto risale almeno al 1208, infatti già in quel periodo la cattedrale è dedicata a San Settimio. La sua festa dal 1623 è fissata al 22 settembre.
Tratto dal libro “I santi ci aiutano a vivere e a morire” di Luigi Luzi