Santa Martina, Vergine e martire Roma, ? – Roma, 228 ca. Incerte le notizie sulla sua vita. Proviene da una famiglia nobile, di fede cristiana. Consacra al Signore la sua verginità. Alcuni biografi affermano che sia stata ordinata diaconessa.
Morte
È arrestata per la sua fede in Cristo, che professa con determinazione, durante le persecuzioni di Alessandro Severo. Portata dai soldati davanti alla statua di Apollo, la fa sgretolare e provoca un terremoto, che distrugge il tempio e uccide i sacerdoti. Il prodigio si ripresenta con la statua e il tempio di Artemide. Questi avvenimenti irritano i suoi carnefici, che incrudeliscono le torture: Martina esce sempre miracolosamente illesa. Il suo martirio si conclude con la decapitazione.
A Roma fin dal VII secolo c’è un oratorio a lei dedicato. Nel 1634 Urbano VIII afferma di aver trovato le sue reliquie e fa costruire la chiesa dei Santi Luca e Martina. É patrona secondaria di Martina Franca (Taranto): nella collegiata di San Martino ne vengono venerati alcuni frammenti ossei, posti in un prezioso reliquiario donato nel 1730 dal cardinale Tommaso Caracciolo.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi