Salve, in riferimento all’articolo di Gianola sulla Riforma fiscale, volevo mettere in evidenza un aspetto preoccupante. Anche nell’articolo non si parla di capacità contributiva o carichi familiari, questo è un aspetto inquietante, già molto penalizzante oggi specialmente per le famiglie numerose o monoreddito, mi domando: come la riforma potrà rappresentare secondo la Costituzione Italiana un’equità fiscale?
Visto che quelle poche detrazioni oggi in essere verranno abolite, cosa il legislatore propone per correggere questa anomalia solo italiana? Non mi sembra che il ddl sulla riforma vada nella direzione di una politica a sostegno delle famiglie, prendiamo l’attuale Assegno Unico Universale, anche se è un piccolo passo avanti, è la prova di come sia stato svilito in una forma assistenzialista, vedi l’applicazione dell’ISEE e l’esclusione dei redditi medio-alto. Unica evidenza che in Italia “la legge non è uguale per tutti”, c’è una discriminazione di contribuenti e figli di cui nessuno parla.
Lorena Gambarè, presidente del Forum delle Famiglie di Bareggio