Sono gli economisti William “Bill” Nordhaus e Paul Romer i due premiati con il Nobel per l'Economia numero cinquanta (il primo fu assegnato nel 1969). I due analisti, entrambi statunitensi (del New Mexico uno, del Colorado l'altro), hanno incentrato i loro studi principalmente nell'ambito dei cambiamenti climatici e dell'innovazione, proiettati sullo sviluppo economico attraverso la sostenibilità. Nordhaus, docente dell'Università di Yale, e Romer, ex professore alla Stanford (in California), scondo il comitato di Stoccolma “hanno disegnato metodi per indirizzare alcune delle nostre domande sul come ricreare e tenere in piedi una crescita economica sostenibile”. Si tratta di nuovi modelli “che hanno allargato lo spettro delle possibilità della analisi economica mettendo in opera soluzioni che spiegano come l'economia di mercato interagisca con la natura e la scienza”.
Gli economisti
Un premio importante non solo perché il cinquantesimo assegnato in questa categoria del Nobel ma anche per gli studi affrontati dai due economisti, incentrati su una branca dell'economia mondiale in fortissimo sviluppo rispetto all'inizio del loro lavoro, fra gli anni Settanta e Novanta del secolo scorso: “Hanno sviluppato metodi – spiegano ancora dal comitato nelle motivazioni – che affrontano alcune delle sfide fondamentali e più urgenti del nostro tempo: combinare la crescita sostenibile a lungo termine dell’economia globale con il benessere della popolazione del pianeta”. Romer, invece, ha offerto un importante contributo nell'ambito degli studi sulla crescita economica, svolgendo approfondite analisi sullo sviluppo degli anni 50-60.