La dimensione europea è una prospettiva importante di cui gli Stati membri non possono fare a meno, quanto non si possa fare a meno della dimensione locale dell’agire politico. L’Europa è la giusta mediazione tra la globalizzazione e il protezionismo, in una prospettiva glocale. In questo quadro le sfide sono tre: la prima, individuare i modelli federali in cui inquadrare l’Unione europea; la seconda si concentra sulle caratteristiche dell’Unione europea, dai valori comuni all’omogeneizzazione normativa, passando per il ruolo costituzionale delle istituzioni; la terza presenta temi di attualità e futuri, quali la povertà, l’ambiente e l’intelligenza artificiale.
Lo sviluppo sostenibile è definito come quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri bisogni. Per raggiungere uno sviluppo sostenibile è importante armonizzare tre elementi fondamentali: la crescita economica, l’inclusione sociale e la tutela dell’ambiente. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile i sotto–obiettivi ad essi associati costituiscono il nucleo vitale dell’Agenda 2030 dell’ONU, che tengono conto in maniera equilibrata la dimensione economica, sociale ed ecologica. Per la prima volta, un solo documento programmatico, di così grande importanza, riunisce lo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile dovranno essere realizzati entro il 2030 a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU. Ciò significa che ogni Paese del pianeta è chiamato a fornire il suo contributo per affrontare in comune queste sfide epocali.