James Pallotta torna a rompere il silenzio sullo Stadio della Roma, testimoniando l'interesse con cui la proprietà americana segua la vicenda, sia pur in un momento nel quale il club, latu sportivo, meriterebbe di tutt'altra cura da parte del suo presidente.
Impasse
Lo ha fatto con un tweet nel quale ha sostanzialmente invitato al tifoseria a prendere posizione, scendendo in piazza per chiedere al Comune di sbloccare un iter rallentato dalle due inchieste della magistratura capitolina. Indagini che non riguardano, come precisato dai pm, l'impianto in sé ma che hanno comunque portato la sindaca Virginia Raggi a svolgere diversi accertamenti sulla regolarità delle procedure.
Il tweet
“Ho inviato da Boston importanti membri di Sdr sperando in un progresso – ha scritto il finanziere americano in un Tweet rilanciato dal profilo ufficiale dell'As Roma – ma al Comune erano troppo occupati per incontrarli. Forse un grande investimento e tanti nuovi posti di lavoro non sono così importanti. Se i tifosi vogliono lo stadio, devono sollecitare un intervento”. Quasi un richiamo alle mail di sostegno che, tempo fa, alcuni fan giallorossi hanno inviato a Pallotta – per spingerlo a non mollare nella partita per lo stadio – su input di un noto conduttore radiofonico dell'etere romano. Ma le parole del patròn oggi vengono lette in modo diverso. C'è chi parla di “opportunità” visto che la Roma è impegnata ad archiviare la stagione centrando almeno l'Europa League e il club, dopo il gran rifiuto di Antonio Conte, non ha ancora dissipato i dubbi legati alla futura gestione tecnica. Il presidente, nella visione di diversi tifosi, dovrebbe occuparsi di tutt'altro in questo momento.
Iter
Peraltro, sul fronte stadio, qualche novità positiva, per Pallotta, c'è stata. Ieri anche la Commissione Sport di Roma Capitale, presieduta da Angelo Diario (M5s), ha bocciato (5 voti contrari e 3 favrorevoli) la delibera per la revoca della pubblica utilità dell'impianto proposta dall'ex consigliera grillina Cristina Grancio da Stefano Fassina. Ma l'ex M5s non molla: “Non c’è ancora il parere del dipartimento Sport, che è obbligatorio, e la maggioranza non ha risposto alla nostra domanda sulla legittimità del fatto che la società di cartolarizzazione As Roma Spv Llc possa usufruire della legge sugli stadi” ha detto all'agenzia Dire. “Abbiamo riacceso i riflettori sulla questione legata al vincolo idrogeologico, perché la variante in Aula non può arrivare prima che l’area venga declassata dall’Autorità di bacino, ma prima vanno realizzate e collaudate le opere ed emesso il decreto”.