Che il cyberbullismo sia una delle peggiori piaghe, derivante dalla rivoluzione social che stiamo vivendo, è sotto gli occhi di tutti. L'ultimo eclatante episodio che ha testimoniato ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, la violenza quasi connaturata ai moderni mezzi di aggregazione sociale, è giunto da Cremona. E proprio su Instagram i giovani cremonesi organizzavano e diffondevano, con preoccupante fierezza, le immagini violenza. Come se il film Arancia Meccanica non avesse insegnato e testiomoniato con forza quanto è inumana la brutalità. Sulla crescita e il ravvedimento dei ragazzi staremo a vedere, però occorre segnalare la netta presa di posizione e l'annuncio fatto da Instagram.
Concreti passi avanti
Il colosso tecnologico statunitense ha annunciato una nuova funzione per tenere a distanza i bulli. Si chiama Restrict e sarà testata a breve. Consente alle vittime di oscurare i messaggi del molestatore senza che ne venga al corrente. Una volta che gli utenti decidono di “limitare” un bullo, i suoi commenti ai loro post vengono oscurati, risultando leggibili solo al bullo stesso. Gli utenti possono però renderli visibili decidendo di volta in volta se approvarli. Sul social è già possibile bloccare i molesti. Tuttavia – ha spiegato in un post Adam Mosseri, a capo di Instagram – “i giovani sono riluttanti a bloccare o segnalare il loro persecutore, perché ciò potrebbe aggravare la situazione, specialmente se interagiscono con lui nella vita reale”. Da qui il nuovo strumento. In aggiunta, la società che fa parte del gruppo Facebook, da alcuni giorni sta sperimentando una funzione basata sull'intelligenza artificiale, che avverte gli utenti se il commento che stanno per pubblicare rischia di essere offensivo. In pratica si dà modo alle persone di riflettere e di fare marcia indietro prima di postare un messaggio. Perché una seconda chance è giusto offrirla a tutti.