Paola Saccomandi, classe 1986, attualmente professoreĀ Associato al Politecnico di Milano, si ĆØ aggiudicata il premio Grant European Research Council. Grazie a questo successo potrĆ contare su un fondo di 1,5 milioni di euro perĀ il suo progettoĀ Laser Optimal. Il Grant European Research Council, infatti, assegna borse ai migliori giovani ricercatori del 'vecchio continente'. Il progetto della dottoressa Saccomandi ha l'obiettivo di trattare il cancro al pancreasĀ in maniera non invasiva.Ā
Il progetto
La dottoressa Saccomandi e la sua equipe lavoreranno cosƬ sullo sviluppo di una nuova terapia che mira a combattere il tumore mediante un laser senza creare danni ai tessuti circostanti.Ā Si interverrĆ in base aiĀ parametri specifici di ciascun paziente, riducendo il margine di invasivitĆ . L'obiettivo ĆØ quello di far sƬ che il laser colpisca soltanto il tumore, lasciando intatti i tessuti sani.Ā
La scienziata
Paola Saccomandi ha conseguito un dottorato in ingegneria biomedica all'universitĆ Campus bio-medico di Roma, lavorerĆ al suo progetto quinquiennale al Politecnico di Milano dove ĆØ ora professore associato e dove ĆØ tornata dopo un periodo a Strasburgo,Ā presso lāInstitute of Image-guided Surgery dove aveva svolto studi per il monitoraggio di temperatura durante procedure di ipertermia terapeutica.Ā La scienziata, grazie ai fondi ottenuti, potrĆ cosƬ creare un team di lavoro. “CreerĆ² un gruppo di ricerca, con ricercatori, professori, dottorandi, coinvolgendo anche gli studenti – ha detto al quotidiano 'Il giorno' – Penso che il team sarĆ formato da 8-10 persone. E poi insegnerĆ² nella sezione di Misure e tecniche sperimentali del dipartimento di Meccanica. La formazione ĆØ un elemento importante e bidirezionale nella vita di un ricercatore: il professore appassionato puĆ² imparare tanto dai suoi studenti”. Il ritorno della scienziata in Italia era stato favorito anche da un finanziamentoĀ di 400 mila euro voluto dalla Regione Lombardia e dallaĀ Fondazione Cariplo per agevolare il ritorno in patria dei cosiddetti 'cervelli in fuga'.
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