Si chiude una pagina di storia dello sport italiano, una pagina su cui sono scritte 115 vittorie su 386 gare disputate, nove titoli mondiali – cinque consecutivi – e altro numero, 46. E’ la storia di Valentino Rossi con il motociclismo, uno dei più vincenti in questa disciplina e in Italia secondo solo al record di Giacomo Agostini.
Il pilota di Tavullia, classe ’79, ha annunciato il ritiro dal motociclismo alla fine della stagione nel corso di una conferenza stampa convocata al circuito Red Bull Ring, dove si terrà il Gran premio del fine settimana. Nel suo futuro, ha detto lo stesso Rossi, potrebbe esserci un ritorno quelli che sono stati i suoi inizi, le quattro ruote.
“Ha portato tanta gente nel motociclismo, ha un carisma naturale – ha detto il motociclista della Honda Marc Marquez ai microfoni di Sky Sport. “Tutti i giovani guardavano a lui quando hanno iniziato. Anche io”.
“E’ un dispiacere sapere che Valentino lascia le corse ma l’età passa per tutti. E’ stato bello vederlo correre, lascia un grande campione, i risultati sono lì a dimostrarlo”. Questo il commento alla notizia dell’addio a fine stagione di Rossi che Giacomo Agostini, 15 titoli mondiali vinti in carriera, ad Adnkronos.
“Una decisione difficile”
“Ho deciso di smettere alla fine dell’anno. Mi dispiace un sacco, avrei voluto correre altri 20-25 anni ma purtroppo non è possibile. Ci sono stati momenti indimenticabili in cui mi sono divertito un sacco, questo me la porterò sempre”, ha detto Rossi. “Dall’anno prossimo la mia vita cambierà. Non correrò con la moto. La mia carriera è stata molto lunga e per fortuna ho vinto tante gare”.
“E’ stata una decisione difficile. Alla fine in tutti gli sport i risultati fanno la differenza. Bisognava capire quanto erano veloce, i risultati erano inferiori alle aspettative, gara dopo gara ho imparato a riflettere”, ha spiegato il pilota. Che ha aggiunto: “Abbiamo ancora metà stagione, credo che sarò più difficile quando si arriverà all’ultima gara“.
“Ho ricevuto un’offerta ufficiale del mio team per l’anno prossimo, mi sarebbe piaciuto correre, avere le mie moto a Tavullia. Sarebbe stato affascinante ma ho deciso di no per vari motivi: sarebbe stato un bel progetto con due o tre anni di tempo, non se hai una sola stagione”, ha detto ancora Rossi.
Sul futuro
Su quello che farà dopo, il campione di Tavullia ha detto: “Penso che correrò con le macchine ma è ancora un processo in corso. Non c’è alcuna decisione presa, io mi sento un pilota e lo resterò per tutta la vita”. “Mi piacerebbe correre nella 24 Ore di Le Mans, penso di potermi divertire”, ha ancora Rossi.
“Il risultato più importante”
Nel corso della conferenza stampa il motociclista parla anche di quello che ha significato la sua carriera per i tifosi e gli appassionati: “Soprattutto in Italia ho avvicinato tante persone alle corse. Questo è il risultato più importante insieme a quello che ho ottenuto in pista. Penso di essere riuscito a intrattenere tante persone durante la domenica, in un paio di ore in cui non pensavano ad altro”.
Le reazioni
Un merito che gli è riconosciuto anche dai suoi colleghi. “Ha portato tanta gente nel motociclismo, il carisma che lui ha è naturale. Tutti i giovani guardavano a lui quando hanno iniziato. Anche io”, ha detto Marquez a Sky Sport. Il pilota della Honda ha aggiunto che “la sua è stata una carriera meritata, lunga 25 anni e con risultati da leggenda. Una carriera sportiva unica. Non è stato solo forte in pista ma lui ha un click di più”.
“E’ un dispiacere sapere che Valentino lascia le corse ma l’età passa per tutti. E’ stato bello vederlo correre, lascia un grande campione, i risultati sono lì a dimostrarlo”, ha detto ad Adnkronos Agostini. “Capisco che per lui sia un giorno duro e lo sarà ancora di più dopo l’ultima gara di novembre a Valencia. Io ho pianto per tre giorni quando mi sono ritirato. E’ triste per gli sportivi lasciare il proprio mestiere quando si è giovani però è la vita, non ci possiamo fare niente”, ha aggiunto.
“Valentino Rossi è in assoluto uno dei più grandi atleti, non solo italiani, ma di tutti i tempi e di tutti gli sport. Ha preso la prima medaglia 25 anni fa, per lo sport è qualcosa di impressionante, non possiamo che essergli grati”. Cosi il presidente del Coni Giovanni Malagò a Timeline su Sky TG24.
La carriera
Figlio di un motociclista, Graziano Rossi, il pilota di Tavullia cresce in mezzo ai motori a nove anni comincia a correre con i go-kart. Poi passa alle due ruote e nel 1993 l’esordio nel campionato Sport Production. Arriva al motomondiale nel 1996, in 125, e nel 1997 vince il suo primo titolo in sella a una moto Aprilia – sarà l’unico finora a vincere in quattro categorie differenti -, impresa bissata nel 1999 in 250. Poi tra il 2001 e il 2005, in 500, inanella un titolo mondiale dietro l’altro. Torna a vincere il motomondiale di nuovo nel 2008 e nel 2009.