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Usa, stop ai fondi per l’Ucraina: “Gli aiuti si interrompono”

Come annunciato a fine anno, gli Stati Uniti fanno un passo indietro sui fondi all'Ucraina. Zelenksy: "Così si favorisce la Russia"

La Casa Bianca annuncia lo stop ai fondi per l’assistenza all’Ucraina, poche ore dopo l’appello di Zelensky affinché il flusso di aiuti non fosse interrotto. Secondo il presidente ucraino, tale scelta appoggerebbe indirettamente la Russia. Intanto, il vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale russo, Dmitri Medvedev, torna a evocare lo spettro nucleare.

Casa Bianca: “Fondi per l’Ucraina finiti”

I fondi stanziati dal Congresso americano sono finiti, e l’assistenza degli Stati Uniti nella guerra contro la Russia “si è interrotta”: le parole del portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby giungono come una tegola sulle speranze di Kiev, che vede assottigliarsi sempre di più il tempo per assicurare al Paese invaso nuove forniture militari da parte dei partner occidentali.

E mentre a Washington continuano i negoziati tra democratici e repubblicani su un nuovo pacchetto di aiuti – che potrebbe essere legato a nuove misure di sicurezza al confine col Messico contro la crisi migratoria – il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha concluso proprio con un appello a nuovi e più forti sostegni militari la missione nei Paesi baltici, i più convinti nell’ambito dell’Unione europea dell’esigenza, e della possibilità, di puntare a una vittoria ucraina sul campo.

Spettro nucleare

Nel frattempo, Dmitry Medvedev torna ad evocare l’olocausto nucleare mettendo in guardia l’Occidente dal fornire all’Ucraina missili a lungo raggio capaci di colpire le basi di lancio in profondità nel territorio russo. In tal caso, avverte l’ex presidente e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza nazionale, Mosca sarebbe autorizzata a rispondere con armi atomiche.

Zelensky: “Pause negli aiuti? Aiuto a Mosca”

Il Congresso americano ha una settimana di tempo per negoziare le voci della spesa pubblica, tra cui nuovi aiuti all’Ucraina, e finalizzare il testo prima del 19 gennaio, quando scatterebbe un primo parziale shutdown. Ma Zelensky insiste nell’affermare che qualsiasi “pausa” nella difesa dell’Ucraina contro l’invasione russa aiuterebbe solo Mosca a riarmarsi e le permetterebbe di “schiacciare” l’Ucraina. Dall’Estonia il leader ucraino sembra voler così fugare ogni tentazione in campo occidentale di accettare un cessate il fuoco che comporti un congelamento delle posizioni sul terreno. Pertanto, ha sottolineato, i leader europei devono mantenere l’impegno a fornire “il milione di munizioni promesse l’anno scorso”, e allo stesso tempo Kiev chiede anche ulteriori concrete garanzie sulla futura adesione dell’Ucraina alle strutture della Nato e dell’Ue. Il presidente ucraino ha riservato anche un rimprovero alle migliaia di uomini che hanno l’età per essere mobilitati e combattere al fronte ma hanno preferito riparare all’estero.

Fonte: Ansa

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