“Il coordinamento delle risposte nazionali alle gravi minacce transfrontaliere per la salute è fondamentale. Oggi il Comitato per la Sicurezza Sanitaria – Health Security Committee – si è riunito per discutere della situazione del Covid-19 in Cina con gli Stati membri dell’Ue: dobbiamo agire congiuntamente e continueremo le nostre discussioni”. Lo fa sapere il profilo Twitter della Commissione Ue che si occupa di salute.
People need clarity when it comes to COVID-19 rapid antigen tests.
The EU Health Security Committee has agreed on:
☑️ A common list
☑️ Selection for which EU countries will mutually recognise results
☑️ Standardised data set for test result certificates
#StrongerTogether— European Commission 🇪🇺 (@EU_Commission) February 18, 2021
Palamara (Iss): “Monitoriamo ma ora nessuno scostamento”
“Noi continuiamo a monitorare attentamente la situazione, in Italia esiste una piattaforma nazionale che raccoglie tutti i dati ma al momento non registriamo scostamenti particolari. Direi quindi di tenere alta l’attenzione ma senza allarmismo”. Lo ha detto Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento Malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss).
Cina: “Misure Covid siano basate su scienza e siano appropriate”
Le misure dovrebbero essere basate sulla “scienza e appropriate”. Cosi’ il portavoce del ministro degli esteri cinese Wang Wenbin, secondo quanto riportano i media americani, ha commentato indirettamente la decisione dell’amministrazione Biden e di altri pasei di richiedere test negativi per il Covid ai viaggiatori cinesi. Wang Wenbin ha poi precisato che le misure dovrebbero “trattare i cittadini di tutti i paesi in modo equo”, facendo di fatto riferimento alla possibilità di discriminazioni.
Fonte: Ansa