Le forze armate dell’Ucraina proseguono la loro controffensiva, riappropriandosi via via di porzioni sempre maggiori di territorio. Secondo quanto riferito dai media ucraini, i militari di Kiev sarebbero ormai arrivati a Hoptivka, nei pressi di un valico di frontiera al confine con la Russia, nella regione di Kharkiv. A essere citato è il comando del 130esimo Battaglione dell’esercito ucraino, o meglio, un suo messaggio diffuso da Unian. Al momento, tuttavia, non sono arrivate conferme da parte dello Stato Maggiore dell’esercito. Più precise le informazioni sulla riconquista delle strategiche città di Kupiansk e Izyum, confermata direttamente dalle autorità filorusse e, trasversalmente, anche dall’agenzia di stampa di Mosca, che pure aveva affermato come le autorità filorusse e le forze militari fossero rimaste in città.
L’avanzata dell’Ucraina
Nel frattempo, Mosca prova a mischiare il mazzo, smentendo l’arretramento militare. Piuttosto, le autorità militari hanno parlato di una “riorganizzazione delle truppe”, con l’obiettivo primario della presa definitiva del Donbass. Il tutto nel giorno in cui la guerra in Ucraina raggiunge quota 200 giornate di combattimenti dall’inizio dell’invasione. Il comandante in capo delle forze armate di Kiev, Valeriy Zaluzhny, ha confermato la riconquista di ben 3 mila chilometri quadrati di territorio. Ossia, più di quelli riferiti nella giornata di ieri dal presidente Volodymyr Zelensky. Segno di un’avanzata che starebbe proseguendo a ritmi serrati, ricacciando indietro le linee russe.
Bombe a Kupiansk
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha elogiato in un tweet lo spirito degli ucraini che “stanno combattendo coraggiosamente per il loro futuro. Stanno lottando anche per i nostri valori comuni. L’Ue è stata al loro fianco dal primo giorno della guerra della Russia”. Intanto, il Consiglio comunale di Kupiansk ha riportato di bombardamenti ancora in corso: “Kupiansk è divisa in due metà dal fiume Oskil. Oggi, sulla sponda destra, dove si trova il centro città, la situazione non è facile, ma la zona è già completamente controllata dai nostri militari. Ci sono stati bombardamenti dei sistemi antiaerei”. Sul fronte si combatte ancora.