La voce degli ultimi

domenica 22 Dicembre 2024
2.6 C
Città del Vaticano

La voce degli ultimi

domenica 22 Dicembre 2024

Papa Francesco: “L’autorità è un servizio, e un’autorità che non è servizio è dittatura”

Durante l'Angelus in Piazza San Pietro in occasione della solennità dei santi Pietro e Paolo, Papa Francesco ha inviato un saluto speciale agli abitanti di Roma

“L’autorità è un servizio, e un’autorità che non è servizio è dittatura”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, durante l’Angelus in piazza San Pietro per la festa di San Pietro e Paolo. “Le chiavi di Pietro – ha spiegato – sono le chiavi di un Regno, che Gesù non descrive come una cassaforte o una camera blindata, ma con altre immagini: un piccolo seme, una perla preziosa, un tesoro nascosto, una manciata di lievito, cioè come qualcosa di prezioso e di ricco, sì, ma al tempo stesso di piccolo e di non appariscente”. “Per raggiungerlo, perciò, non serve azionare meccanismi e serrature di sicurezza, ma coltivare virtù come la pazienza, l’attenzione, la costanza, l’umiltà, il servizio”, ha raccomandato Francesco.

La missione che Gesù affida a Pietro

In altre parole, “la missione che Gesù affida a Pietro non è quella di sbarrare le porte di casa, permettendo l’accesso solo a pochi ospiti selezionati, ma di aiutare tutti a trovare la via per entrare, nella fedeltà al Vangelo di Gesù. “A tutti: tutti, tutti, tutti possono entrare”, ha aggiunto a braccio: “E Pietro lo farà per tutta la vita, fedelmente, fino al martirio, dopo aver sperimentato per primo su di sé, non senza fatica e con tante cadute, la gioia e la libertà che nascono dall’incontro con il Signore”. “Lui per primo, per aprire la porta a Gesù, ha dovuto convertirsi, e capire che l’autorità è un servizio, e non è stato facile per lui”, ha ricordato il Papa: “Pietro ha ricevuto le chiavi del Regno non perché era perfetto, era un peccatore, ma perché era umile e onesto e il Padre gli aveva donato una fede schietta”, ha commentato Francesco: “Perciò, affidandosi alla misericordia di Dio, ha saputo sostenere e fortificare, come gli era stato chiesto, anche i suoi fratelli”. “Io coltivo il desiderio di entrare, con la grazia di Dio, nel suo Regno, e di esserne, con il suo aiuto, custode accogliente anche per gli altri?”, la domanda ai fedeli: “E per farlo, mi lascio limare, addolcire, modellare da Gesù e dal suo Spirito, che abita in noi, in ognuno di noi? Maria, Regina degli Apostoli, e i Santi Pietro e Paolo ci ottengano, con la loro preghiera, di essere gli uni per gli altri guida e sostegno per l’incontro con Cristo”.

Il saluto agli abitanti di Roma

Oggi vorrei che il mio saluto arrivasse a tutti gli abitanti di Roma, proprio tutti, insieme con la mia preghiera per le famiglie, specialmente quelle che fanno più fatica, per gli anziani, quelli più soli, per i malati, i carcerati e coloro che per vari motivi sono in difficoltà”. È il saluto speciale ai romani che il Papa ha voluto rivolgere nella festa dei loro santi patroni. “Auguro a ciascuno di fare l’esperienza di Pietro e di Paolo – ha detto Francesco al termine dell’Angelus in piazza San Pietro – e cioè che l’amore di Gesù Cristo salva la vita e spinge a donarla, spinge a donarla con gioia, con gratuità. La vita non si vende!”. Poi il Papa si è congratulato “per la grande infiorata organizzata dalla Pro Loco nella Piazza Pio XII, realizzata da maestri infioratori di vari parti d’Italia. Grazie, grazie tante!”.

Da AgenSir

ARTICOLI CORRELATI

AUTORE

ARTICOLI DI ALTRI AUTORI

Ricevi sempre le ultime notizie

Ricevi comodamente e senza costi tutte le ultime notizie direttamente nella tua casella email.

Stay Connected

Seguici sui nostri social !

Scrivi a In Terris

Per inviare un messaggio al direttore o scrivere un tuo articolo:

Decimo Anniversario