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Papa: Dio aiuti i governanti, siano uniti nei momenti di crisi – VIDEO –

"La Chiesa cresce nei momenti di conforto. Ma ci sono dei tempi difficili, di persecuzioni, che mettono in difficoltà i credenti. Anche questa pandemia è un momento di crisi"

Nell’introduzione della Messa quotidiana in diretta streaming a Casa Santa Marta, nel sabato della terza settimana di Pasqua, Papa Francesco ha rivolto il suo pensiero ai governanti.

L’introduzione

“Preghiamo oggi per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: capi di Stato, presidenti di governo, legislatori, sindaci, presidenti di regioni … Perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro, capiscano che, nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto. Oggi, sabato 2 maggio – ha aggiunto – si uniscono a noi in preghiera 300 gruppi di preghiera che si chiamano i madrugadores, in spagnolo, cioè i mattinieri: quelli che si alzano presto per pregare, fanno una levataccia proprio, per la preghiera. Loro si uniscono oggi, in questo momento, a noi”.

L’omelia

Nell’omelia, riportata da Vatican News, il Papa ha commentato le letture odierne, a partire dal passo degli Atti degli Apostoli che riferisce come la prima comunità cristiana si consolidava e, con il conforto dello Spirito Santo, cresceva di numero. Quindi, riporta due eventi con al centro Pietro: la guarigione di un paralitico a Lidda e la risurrezione di una discepola chiamata Tabità. “La Chiesa – afferma il Papa – cresce nei momenti di conforto. Ma ci sono dei tempi difficili, di persecuzioni, tempi di crisi che mettono in difficoltà i credenti. Come dice il Vangelo odierno in cui, dopo il discorso sul pane vivo disceso dal cielo, la carne e il sangue di Cristo che dà la vita eterna, molti discepoli abbandonano Gesù dicendo che la sua parola è dura. Gesù sapeva che i discepoli mormoravano e in questa crisi ricorda che nessuno può venire a Lui se non lo attira il Padre. Il momento di crisi è un momento di scelta che ci mette davanti le decisioni che dobbiamo prendere. Anche questa pandemia è un momento di crisi. Nel Vangelo Gesù chiede ai Dodici se anche loro vogliono andarsene e Pietro risponde: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”. Pietro confessa che Gesù è il Figlio di Dio. Pietro non capisce quello che Gesù dice, mangiare la carne e bere il sangue, ma si fida. Questo – prosegue Francesco – ci aiuti a vivere i momenti di crisi. Nei momenti di crisi bisogna essere molto fermi nella convinzione di fede: c’è la perseveranza, non è il momento di fare cambiamenti, è il momento della fedeltà e della conversione. Noi cristiani dobbiamo imparare a gestire sia i momenti di pace che di crisi. Il Signore – è la preghiera conclusiva del Papa – ci invii lo Spirito Santo per resistere alle tentazioni nei momenti di crisi ed essere fedeli, con la speranza di vivere dopo i momenti di pace, e ci dia la forza di non vendere la fede.

Qui sotto, il video con l’introduzione: l’intenzione del Papa per i governanti:

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