La Legge di Bilancio per il 2024 ha dato una stretta per l’accesso alla pensione con Opzione donna. Per questo motivo, l’Inps ha diffuso una circolare in cui spiega come poter usufruire di questa misura.
Opzione donna: l’Inps fa chiarezza
Almeno 61 anni di età e 35 di contributi ma anche la presenza di una situazione di disagio accertato: l’Inps con una circolare dà chiarimenti sull’accesso alla pensione con la misura Opzione donna sulla quale la legge di Bilancio per il 2024 ha previsto una ulteriore stretta. Sono utili anche i periodi assicurativi maturati all’estero in Paesi ai quali si applica la regolamentazione dell’Unione europea in materia di sicurezza sociale.
Il numero delle pensioni
Il requisito anagrafico di 61 anni (in aumento di un anno dai 60 previsti per il 2023) è ridotto di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni. Nei primi tre mesi del 2024, anche a causa dell’innalzamento di un anno del requisito anagrafico, il numero delle pensioni con Opzione donna è crollato con 1.276 assegni liquidati a fronte degli 11.514 dell’intero 2023. Potranno accedere allo strumento in presenza dei requisiti di età e contributivi raggiunti entro la fine del 2023 solo le donne che assistono, alla data di presentazione della domanda di pensione e da almeno sei mesi, il coniuge o la parte dell’unione civile o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità o un parente o un affine di secondo grado convivente qualora i genitori, il coniuge o l’unito civilmente della persona con handicap in situazione di gravità abbiano compiuto i settanta anni di età oppure siano anch’essi affetti da patologie invalidanti; hanno una riduzione della capacità lavorativa superiore o uguale al 74 per cento; sono lavoratrici dipendenti o licenziate da imprese per le quali è attivo un tavolo di confronto (al 1 gennaio 2024 o successivamente) per la gestione della crisi aziendale presso la struttura per la crisi d’impresa.
Il trattamento pensionistico
Le lavoratrici dipendenti e autonome, al perfezionamento dei requisiti anagrafico e contributivo richiesti dalla norma, conseguono la pensione decorsi: dodici mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti; diciotto mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle Gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi. Il trattamento pensionistico in esame può essere conseguito anche successivamente alla prima decorrenza utile, fermo restando la maturazione dei requisiti anagrafico e contributivo entro il 31 dicembre 2023 e la sussistenza delle condizioni richieste alla data di presentazione della domanda.
Fonte Ansa