Nello Stato di River, in Nigeria, quattro religiose della Congregazione delle Suore di Gesù Salvatore, sono state rapite mentre rientravano in comunità dopo aver partecipato alla Messa. Lo ha riferito il direttore della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, Alessandro Monteduro. Acs parla di un “continuo stillicidio di violenza” e chiede alle autorità del Paese “un concreto impegno per la loro liberazione“. I nomi delle suore rapite sono: Johannes Nwodo, Christabel Echemazu, Liberata Mbamalu e Benita Agu.
La libertà di religione
Il rapimento delle quattro religiose si è verificato nel giorno in cui la comunità internazionale commemora le vittime di atti di violenza basati sulla religione o sul credo. L’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrel, ha dichiarato che in “questi tempi di conflitti armati e crisi umanitarie in tutto il mondo, le persone, comprese quelle appartenenti a gruppi minoritari, continuano a essere discriminate, perseguitate, uccise, detenute, espulse o sfollate con la forza a causa della loro religione o credenze atee. L’Unione europea è solidale con tutte le vittime della persecuzione, ovunque esse si trovino”.