Combattere fino alla vittoria, ancora nessun accordo per il rilascio degli ostaggi e leader di Hamas nel mirino. Questi i contenuti della conferenza stampa del primo ministro di Israele Benyamin Netanyahu, che lunedì sera dovrebbe incontrare i famigliari dei rapiti.
Fino alla vittoria
“Siamo determinati a combattere fino alla vittoria: fino a quando avremo distrutto il nemico e recuperato gli ostaggi”: lo ha affermato il premier in una conferenza stampa. Un ulteriore obiettivo, ha precisato, riguarda la necessità che ”all’indomani della vittoria, Gaza non possa tornare a rappresentare una minaccia per noi”. Le forze armate israeliane dovranno mantenere una libertà di manovra al suo interno. Netanyahu ha ribadito che ”Israele opera secondo i codici internazionali di combattimento” e ha spiegato le ragioni per quali ha autorizzato l’ingresso a Gaza di quantità limitate di combustibile.
Gli ostaggi
“Ci sono voci infondate: fino ad ora nessun accordo è stato raggiunto sugli ostaggi, ma quando ci sarà lo diremo subito”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in conferenza stampa. “Io – ha aggiunto riferendosi alla manifestazione svoltasi oggi a Gerusalemme sotto il suo ufficio – marcio con voi. Tutto il popolo di Israele marcia con voi. Comprendiamo la vostra sofferenza e l’incubo che vivete”.
Hamas nel mirino
“Tutti i leader di Hamas sono passibili di morte”: lo ha affermato il premier israeliano Benyamin Netanyahu, rispondendo alla domanda di un giornalista che chiedeva se negli obiettivi della campagna in corso contro Hamas ci fossero anche suoi leader che risiedono all’estero, ”come ad esempio nel Qatar“.
L’incontro
Si terrà lunedì in serata, alle 20 ore locali, l’incontro del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu con una delegazione delle famiglie degli ostaggi in mano a Hamas. Lo rende noto il Forum dei familiari dei rapiti, aggiungendo che il previsto incontro di oggi con il ministro della Difesa, Yoav Gallant, è stato di conseguenza “rinviato in favore di un incontro con tutti i membri del gabinetto di guerra”.
Fonte Ansa