Tre inneschi in tre diversi punti sarebbero stati ritrovati all’interno della Cattedrale di Nantes, parzialmente bruciata nella giornata di ieri a causa di un incendio definito di origine dolosa. A riferirlo è il procuratore Pierre Sennes, secondo il quale uno dei tre punti di origine delle fiamme è stato individuato accanto all’organo. Gli altri due, invece, ai lati della navata. Nel frattempo, secondo il canale francese Bfm un uomo sarebbe stato fermato in quanto sospettato di essere coinvolto nell’incendio alla Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo. Si tratta di un volontario di 39 anni di origine ruandese, per il quale “gli investigatori vogliono chiarire alcuni elementi sui tempi delle sue azioni”.
Rogo a Nantes, l’inchiesta
L’ipotesi dolosa resta quella privilegiata dagli inquirenti, visti i tre inneschi rinvenuti e l’assenza di segni di effrazione. Non abbandonata del tutto la possibilità di un incidente dovuto a un corto circuito elettrico ma, per il momento, gli investigatori restano sull’ipotesi di un atto volontario. Secondo quanto riferito in merito al fermato, infatti, “ci sarebbero alcune contraddizioni nel suo racconto. Dobbiamo rimanere cauti sull’interpretazione di questa custodia, è una procedura normale”. Secondo il procuratore Sennès, responsabile dell’inchiesta, “ogni conclusione, in questa fase, è prematura”.
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