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Missili di Hezbollah sulla Galilea

L'Idf ha annunciato di aver intercettato razzi lanciati dal movimento sciita libanese e ha chiesto l'evacuazione di 22 villaggi del sud del Libano

Non si allenta la tensione nel nord di Israele. Continua il lancio di razzi da parte di Hezbollah, che stamattina ha rivendicato di aver colpito una fabbrica di materiali esplosivi di una base militare vicino Haifa, ma secondo i media israeliani non sarebbero suonate le sirene né l’esercito ha segnalato un attacco a quell’ora. L’Idf ha poi comunicato di aver intercettato ordigni lanciati dal movimento sciita libanese in due momenti, alle dieci e a mezzogiorno secondo l’ora locale, su Galilea centrale e Alta Galilea, e di aver chiesto ai residenti di evacuare 22 villaggi nel sud del Libano per spostarsi a nord del fiume Awali.

Razzi sulla Galilea

Numerosi allarmi sono scattati dalle 10 ora locale (le 9:00 in Italia) nella Galilea centrale e nell’Alta Galilea. L’Idf ha reso noto che una serie di razzi lanciati da Hezbollah dal Libano sono stati intercettati. L’esercito israeliano (Idf) ha comunicato che Hezbollah ha lanciato una trentina di razzi nell’arco di dieci minuti, dopo mezzogiorno ora locale (un’ora prima in Italia) contro l’Alta Galilea. Alcuni degli ordigni sono stati intercettati, ha detto l’Idf. L’Idf ha comunicato che dopo le sirene d’allarme nella Baia di Haifa, due razzi lanciati dal sud del Libano sono stati intercettati dall’aeronautica militare. Due persone sono rimaste ferite da un razzo atterrato in un’area aperta a Jadeidi-Makr, vicino Acri, e un edificio industriale nella zona è stato danneggiato. Secondo l’Idf, questo pomeriggio sono stati lanciati circa 35 razzi dal Libano verso il nord di Israele.

Zona militare chiusa

L’Idf ha dichiarato ‘zona militare chiusa’ intorno a diverse comunità della Galilea occidentale, lungo il confine con il Libano, dove le forze israeliane stanno attualmente operando contro Hezbollah. Un decreto militare impone il divieto totale di ingresso nelle città di Zarit, Shomera, Shtula, Netuya ed Even Menachem.

L’evacuazione

L’Idf ha chiesto l’evacuazione agli abitanti di 22 villaggi nel sud del Libano indicando di spostarsi nelle zone a nord del fiume Awali. Il portavoce in lingua araba dell’esercito israeliano ha ribadito in un precedente appello agli operatori sanitari e ai team medici nel Libano meridionale di evitare di utilizzare le ambulanze nell’area, affermando che vengono usate dai miliziani di Hezbollah. “Invitiamo le squadre mediche a evitare il contatto con i membri di Hezbollah e a non collaborare con loro”, ha affermato il portavoce, “l’Idf afferma che saranno intraprese le azioni necessarie contro qualsiasi veicolo che trasporti individui armati, indipendentemente dal tipo”.

L’attacco

Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco missilistico contro una base dell’esercito israeliano (Idf) vicino ad Haifa, nel nord del Paese. Il movimento filo-iraniano ha reso noto in un comunicato di aver bombardato con “una salva di missili una base situata a sud di Haifa, colpendo una fabbrica di materiali esplosivi“.

La smentita

Hezbollah ha comunicato di aver lanciato alle 6 del mattino, ora locale, una raffica di razzi contro una base militare nel sud di Haifa, ma nell’area non sono suonate le sirene né ci sono segnalazioni di attacchi. Lo riportano i media israeliani. Inoltre non ci sono stati avvisi del comando del fronte Interno dell’Idf all’ora in cui – secondo Hezbollah – ci sarebbe stato l’attacco.

Fonte Ansa

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