Mai dire facile. Chiedere alla capolista Milan che all’Arechi dopo una manciata di minuti sembrava poter dilagare. E invece la Salernitana, con cuore e coraggio, ed anche buone trame di gioco, è riuscita a rimetterla in sesto nel corso della prima frazione e a portarsi in vantaggio clamorosamente. Nel finale il Milan l’ha ripresa, ma senza sfondare. Pronti e via, e subito Salernitana d’assalto, ma al primo affondo, il Milan passa. Theo sprinta bene sulla corsia di sinistra e mette in mezzo per Messias che a rimorchio si fa trovare pronto all’appuntamento con il pallone e non ha difficoltà a metterla dentro: 1-0 dopo appena cinque minuti di gioco. Ma la Salernitana non ci sta a recitare il ruolo di vittima da sacrificare sull’altare della capolista e comincia a prendere campo anche se è il Milan ad avere l’occasione del raddoppio con il calcio piazzato di Bennacer sul quale si esalta Sepe. Nicola perde Radovanovic, ma all’improvviso la partita gira. Come detto, la Salernitana prende campo e gioca niente male, Tonali non è al meglio, Leao non è ispirato e davanti di palloni da giocare non ne arrivano poi così tanti. Vecchio, ma non troppo, Ribery prende per mano i granata, e da un suo strappo arriva l’azione che porta al pareggio. Mazzocchi va via sulla fascia destra, Maignan ha un’uscita difettosa, travolge Tomori e Djuric, ma la palla finisce sui piede di Federico Bonazzoli che in mezza girata la mette dentro, nonostante il tentativo di Theo sulla linea di porta. Senza verve la reazione rossonera: all’intervallo è 1-1.
Nella ripresa il Milan prova a forzare i tempi alla ricerca del nuovo vantaggio. Si muove bene, Giroud ci prova in due distinte occasioni, ma senza gloria. E’ la Salernitana a sfiorare il colpo grosso, con un’altra uscita avventata di Maignan che regala palla a Bonazzoli che prova la rabona. Capisce tutto Romagnoli che salva a porta vuota. Ma la Salernitana ci crede, insiste, fa girare palla con velocità, va alla ricerca dello spazio. Mazzocchi va via a destra e la mette in mezzo di giustezza con Djuric che anticipa nettamente Tomori e di testa infila Maignan: 2-1 Salernitana a quindici dalla fine. Ed esplode l’Arechi. Il Milan è scosso nell’orgoglio e a stretto giro ritrova la parità. Giroud in area fa da sponda per Rebic, lasciato colpevolmente solo, che ha tutto il tempo per controllare e scaricare sul primo palo con Sepe che neppure abbozza l’intervento: 2-2. E finale tutto da scrivere. Giroud si coordina bene ma manda alto di testa. Il Milan attacca ventre a terra, Salernitana che si difende col coltello tra i denti. Quattro di recupero, col Milan a cercare lo sfondamento, ma il muro granata regge. Finisce 2-2. Un punto d’orgoglio per i campani, che restano ultimi, ma con la volontà di provarci fino alla fine. Per i rossoneri, occasione persa per blindare il primato. E domani l’Inter può tornare in vetta.
Roma salvata da due ragazzini
Doveva essere la partita del riscatto per la Roma ed invece ha rischiato di finire nel peggiore degli incubi. E’ vero, le nove assenze che hanno costretto Mourinho a ridisegnare la formazione, ma è altrettanto vero che per un’ora di gioco in campo s’è vista solo la qualità del Verona, che ha impiegato cinque minuti per andare in vantaggio con Barak e altri e dieci per raddoppiare con Tameze. Roma non pervenuta, lenta, prevedibile, manovra scontata. La svolta nella seconda parte della ripresa, quando Mourinho inserisce due primavera, prima Volpato e poi Bove. Sono loro a salvare i giallorossi: il diciottenne Volpato, italo-australiano firma con una botta dal limite l’1-2 e nel finale arriva il pari del 19enne Bove, altro prodotto del vivaio di De Rossi, che inventa il gol del pari evitando alla Roma un’altra serata nera. In pieno recupero, rosso per Josè Mourinho, polemico con Pairetto che non ci ha pensato due volte a spedirlo anzitempo negli spogliatoi.
Quagliarella fa volare la Samp
Non chiamatelo vecchio perché potrebbe offendersi. Fabio Quagliarella torna titolare e nel pomeriggio di Marassi si riprende la Samp, firmando la doppietta che basta per ridurre ai minimi termini l’Empoli. Pomeriggio magico per Quagliarella, al centesimo gol in maglia blucerchiata: diagonale in avvio, poi raddoppio con una conclusione al volo. Nella ripresa l’Empoli, che nel nuovo anno non ha ancora vinto, ci prova, ma in maniera velleitaria. Successo prezioso per la Samp che si stacca dalla zona calda, pomeriggio amaro per l’Empoli, che rimane undicesima, ma con tanti problemi.
Domani tocca all’Inter
La domenica del pallone si apre con l’intrigante sfida tra Fiorentina ed Atalanta con i viola a caccia di punti per l’Europa e la Dea vogliosa di riprendersi il quarto posto dopo il pari della Juve nel derby. A cercare il riscatto dopo la sfortunata notte di Europa League, è la Lazio che chiede strada all’udinese alla Dacia Arena. Sfida salvezza al “Penzo” tra Venezia e Genoa, ma soprattutto è la domenica dell’Inter che ospita il Sassuolo a San Siro, a caccia di quella vittoria sfumata contro il Liverpool in Champions, ma stavolta fondamentale per riprendersi la vetta della serie A.