Ciò che sta accadendo in Europa è un fuori programma, una cosa difficilmente immaginabile. La rigidità dei governi, la disattenzione delle istituzioni, l’incapacità del sistema politico nel gestire il dramma dei migranti ha ricevuto uno scossone dal popolo, stanco dell’inerzia che continuava a provocare decine di migliaia di vittime. L’Umanità contro la disumanità, potremmo definirla. E così dall’Inghilterra alla Germania, dalla Spagna all’Austria la spinta emotiva ha portato la gente in strada ad accogliere i rifugiati, e costretto le autorità a mettersi dalla stessa parte. Solo in Italia si continua una incomprensibile lotta contro la Chiesa nello sterile esercizio di addossarle le colpe di una ridotta capacità di accoglienza.
La cronaca dunque ha visto protagonisti i cittadini più che i potenti della Terra. Applausi e una grande feste alle stazioni di Monaco di Baviera, di Vienna e di Salisburgo, all’arrivo di centinaia di profughi. Un flusso umano che ha raggiunto le città tedesche e austriache a poche ore dalla decisione di Germania e Austria di aprire le frontiere. Decine di tedeschi hanno accolto con entusiasmo i 450 migranti scesi dal treno cantando l’inno europeo e offrendo ai migranti stremati caramelle, giocattoli o semplici strette di mano. Un caloroso benvenuto anche nella capitale austriaca per mille rifugiati giunti in pullman e con un treno speciale. Un altro convoglio con 450 persone è arrivato a Salisburgo, dove molti volontari hanno accolto con applausi i rifugiati, ai quali è stato offerto da mangiare e da bere, oltre che delle coperte.
Lo shock per le fotografie che ritraevano il corpo del piccolo Aylan su una spiaggia turca, poi, non è servito solamente a far rivedere al primo ministro britannico David Cameron il suo piano sull’immigrazione e sull’aiuto ai rifugiati siriani, ma anche a far partire in tutto il Regno Unito una gara di solidarietà senza precedenti. Da quando le foto sono state diffuse, in Gran Bretagna si è registrata un’impennata della solidarietà e sono stati donati milioni di sterline alle associazioni di volontariato e beneficenza, in un calcolo che è tuttavia difficile da fare con esattezza.
Non solo, ma per fare avviare obbligatoriamente un dibattito da parte del parlamento britannico servivano solo 100mila sottoscrizioni, eppure in pochi giorni ne sono state raccolte oltre 400mila. Gli organizzatori di una grande raccolta firme a favore dei migranti hanno rivelato come la loro iniziativa abbia avuto un enorme successo. La pubblica petizione ha appunto l’obiettivo di chiedere all’esecutivo conservatore guidato da David Cameron di accogliere più rifugiati. Nel testo si legge chiaramente come “nonostante la crisi globale dei rifugiati, il Regno Unito in proporzione non sta offrendo asilo sufficiente così come stanno facendo altre realtà europee. Non possiamo permettere che i rifugiati che hanno rischiato le loro vite per scappare dalla violenza e da orrendi conflitti siano lasciati in Europa in condizioni terribili, insicure e disumane. Dobbiamo aiutarli”. Come dire, il popolo è più avanzato dei suoi governanti.
A dire il vero, qualche esempio illuminante c’è, come quello del premier finlandese, Juha Sipilä, che ha offerto la propria casa a qualcuno delle migliaia di profughi in fuga dai loro Paesi. Il primo ministro ha detto all’emittente nazionale Yle che la sua abitazione potrà cominciare ad ospitare profughi dall’inizio dell’anno prossimo. La casa del premier si trova a Kempele, nell’Ostrobotnia settentrionale, oltre 500 chilometri a nord della capitale. Un esempio che ha indotto anche i cittadini finlandesi ad aprire le porte della propria abitazione per accogliere in casa chi soffre.