La partitissima di Torino tra Juventus e Roma finisce senza né vinti né vincitori: 1-1 per effetto del gol lampo di Vlahovic dopo 76 secondi e il pari di Abraham nella ripresa. Molto meglio la Juve nel primo tempo, con una Roma impalpabile che però si riscatta nella ripresa quando Mourinho ridisegna la squadra e approda ad un pari che tiene in piedi i giallorossi. Ma tante recriminazioni per i bianconeri che avrebbero potuto monetizzare meglio.
Le scelte di Allegri e Mourinho
Confermate le indiscrezioni della vigilia. Allegri sceglie Miretti in mezzo, il tecnico portoghese si affida a Matic dal primo minuto per sopperire all’assenza di Zaniolo. Bianconeri con il 4-3-3 classico: Tra i pali torna Szczesny, quindi De Sciglio, Danilo, Bremer e Alex Sandro nei quattro dietro. In mezzo Miretti, Locatelli e Rabiot, quindi Cuadrado, Vlahovic e Kostic in prima linea. Giallorossi con il 3-4-2-1. Mancini Smalling e Ibanez davanti a Rui Patricio, Karsdorp e Spinazzola sugli esterni, Cristante e Matic coppia centrale di centrocampo, Pellegrini e Dybala alle spalle di Tammy Abraham. Direzione di gara affidata a Irrati. Prima da avversario per Paulo Dybala che torna allo Stadium con una maglia diversa da quella che ha indossato nelle ultime stagioni.
La Juve colpisce a freddo
E’ un primo tempo perfetto quello della Juventus. Che sbaglia nulla. Neppure il tempo di iniziare e i bianconeri mettono il muso avanti. Punizione perfetta di Vlahovic dopo settantasei secondi che non lascia scampo a Rui Patricio. Juve subito avanti e Roma costretta subito a rincorrere. La Roma accusa il colpo. Ritmi alti allo Stadium. Ai bianconeri riesce tutto, Roma impalpabile, incapace di dare un senso alla sua manovra. Sembra tutto così facile per i bianconeri che giganteggiano in mezzo con Rabiot e Locatelli, e col giovane Miretti che illumina in cabina di regia. Roma che non riesce in nulla di quello che aveva preparati e ci vuole un grande intervento di Rui Patricio a salvare su una conclusione di Cuadrado. Poi la Juve trova anche il 2-0 con Locatelli, ma Irrati viene richiamato al Var e annulla, giustamente, per un tocco di mano di Vlahovic sulla partenza dell’azione. Abraham è troppo solo, la Roma è troppo leziosa. Solo difesa per gli ospiti, con alcuni interpreti, Spinazzola e Cristante impalpabili. Davanti poco o nulla. All’intervallo è 1-0. Giusto.
La riprende Abraham
Mourinho cambia alla ripresa del gioco: fuori uno spento Spinazzola, dentro Zalewski. Fuori anche Mancini, dentro El Shaarawy, con la Roma disposta adesso 4-2-3-1. Si ferma Rabiot che chiede il cambio, dentro Zakaria. Passano i minuti e Mourinho richiama Karsdorp per inserire Celik. Squillo Roma a ventitré dalla fine, con palla che arriva a centro area ad Abraham che si gira ma calcia debole. Crescono i giallorossi e sessanta secondi dopo riprendono, proprio con l’inglese che raccoglie il centro di Dybala e mette dentro: 1-1 a venti dalla fine. Doppio cambio per Allegri: fuori Cuadrado e Miretti, dentro McKennie e Milik all’esordio in bianconero, mentre Mourinho richiama Dybala per inserire Kumbulla. Il tutto a tredici minuti dalla fine di una partita che non dà l’impressione di essere finita. La Juve ci prova, Roma attenta a non concedere spazi e provare a farsi vedere in controgioco. Ci prova El Shaarawy e guadagna un angolo. E proprio dalla bandierina, occasionissima per i giallorossi, Bremer la tocca male con palla che danza sulla linea di porta senza che nessuno riesca a metterla dentro. Dentro Kean per Vlahovic negli ultimi cinque minuti, oltre ai quattro di recupero assegnati da Irrati. Dove succede nulla. Finisce 1-1, sorride la Roma, un po’ meno la Juve.