Lascia una moglie e una figlia di 13 anni l’operaio morto nella serata di ieri in un incidente sul lavoro a Campi Bisenzio, nel fiorentino, all’Alma spa, azienda specializzata in moquette. L’uomo, 48 anni, sarebbe finito tra i rulli del macchinario a cui stava lavorando e sarebbe rimasto schiacciato. L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 21:30 di venerdì 17 settembre, e sarebbe stato soccorso prima dai colleghi poi dai sanitari. Il macchinario, che a un primo accertamento non presenterebbe segni di manomissione, è stato posto sotto sequestro su disposizione del pubblico ministero titolare delle indagini Ornella Galeotti. “E’ una strage senza fine, che non può essere più tollerata in silenzio”, afferma il segretario generale Cisl Firenze-Prato, Fabio Franchi.
Il fatto
La vittima, Giuseppe Siino, siciliano residente a Prato, lavorava nel reparto agugliatura, che trasforma la fibra in moquette. Si trovava al macchinario lungo cinque metri e largo due, ha spiegato il responsabile del reparto di rifinizione dell’azienda Saverio Giorgetti, e secondo quanto si è appreso sarebbe caduto nei rulli, rimanendo schiacciato tra due di stoffa e uno di gomma, riportando un trauma toracico che ne avrebbe causato il decesso. A tirarlo fuori, i colleghi che hanno anche cercato di rianimarlo, cosa che hanno provato a fare poi i sanitari per circa cinquanta minuti.
Sotto sequestro
Il macchinario, che non presenterebbe segni di manomissione, è stato sequestrato su disposizione del pm, lunedì la procura di Firenze conferirà lunedì prossimo l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’operaio.
I sindacati
“Va posto rimedio alle evidenti insufficienze dei sistemi di prevenzione e controllo. Le istituzioni e il governo intervengano su questa emergenza“. Coì scrive in una nota la Cgil di Firenze dopo l’incidente mortale venerdì sera in un’azienda a Campi Bisenzio. Elena Aiazzi della segreteria Cgil Firenze ha affermato: “Assistiamo sconvolti all’ennesimo infortunio mortale sul lavoro. Alla Regione chiediamo di mantenere gli impegni presi per rafforzare la lotta per la sicurezza sul lavoro, al governo unitariamente abbiamo chiesto di aprire un confronto su questa emergenza nazionale che produca risultati concreti: è ora che si passi subito dalle parole ai fatti”. Parla di “una strage senza fine” che “non può essere più tollerata in silenzio” il segretario generale Cisl Firenze-Prato. “Firenze, Prato, la Toscana sono state teatro di un numero intollerabile di incidenti mortali negli ultimi tempi. La cultura della sicurezza sul lavoro deve stare al centro delle politiche aziendali, deve stare al centro dello sviluppo civile di una società che ha le sue fondamenta sul lavoro. E non possono più essere solo parole”, ha detto Franchi.
L’azienda
“In questo momento di profondo dolore la proprietà e l’azienda sono vicine alla moglie e alla figlia, alle quali non faranno mancare ogni sostegno necessario anche in futuro”, ha fatto sapere il legale della società Alma spa Olivia Nati. “L’Alma – ha aggiunge l’avvocato – rimane a disposizione degli organi inquirenti per tutti gli approfondimenti necessari a ricostruire la dinamica della disgrazia, consapevole che, da sempre, la società ha rivolto la massima attenzione ed ogni opportuno investimento per la tutela e la sicurezza dei propri lavoratori”.