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Flop Italia, è fuori dal Mondiale

Le azzurre cedono al Sudafrica che va a far compagnia alla Svezia

Alla fine, giusto così. Il mondiale dell’Italia finisce qui, con un’altra prestazione incolore, un festival degli errori con le azzurre che pagano dazio e agli ottavi vola il Sudafrica. Con merito. Finisce 3-2 per le Banyana Banyana che hanno giocato con determinazione, cuore e soprattutto hanno sbagliato molto meno rispetto all’Italia. Che a testa bassa esce dal mondiale: quando perdi due partite su tre, giusto così.

Gli schieramenti

Nessuna rivoluzione per Milena Bertolini che tiene in panchina le veterane, dando fiducia alla linea verde. Solo due cambi rispetto alla sconfitta con la Svezia. In prima linea torna Giacinti a completare il tridente con Beccari e Bonansea. Nel 4-3-3 della ct azzurra, dietro Durante tra i pali, difesa a quattro con Di Guglielmo, Linari, Orsi (preferita a Salvai) e Boattin. In mezzo Dragoni, Giugliano e Caruso. La ct sudafricana Ellis, si schiera invece con un 4-2-3-1 con Swart in porta, Ramalepe, Mbane, Gamede e Dhlamini dietro. Matlou e Moodaly intermedie, Seoposenwe, Mothlalo e Magaia a supporto della Kgatlana. Direzione di gara affidata alla cilena Maria Carvajal.

Che errore Orsi

Un primo tempo dove s’è vista più Italia che Sudafrica. Le azzurre partono meglio e provano subito a indirizzarla. E ci riescono dopo una manciata di minuti grazie ad una percussione di Beccari che conquista un calcio di rigore. Perfetta la trasformazione di una fredda Caruso per l’1-0 Italia. Partita in discesa? Manco per idea, perché l’Italia si abbassa, lascia spazio alle sudafricane che prendono campo. Moodaly ci prova dal limite e colpisce la base del palo. Ma a regalare il pari al Sudafrica ci pensa l’Italia, nella maniera più beffarda di questo mondo, con Orsi che sbaglia il passaggio al proprio portiere infilando nella porta azzurra. L’Italia si scuote e cerca il nuovo vantaggio, ma sono tanti gli errori in fase di costruzione. Beccari va via a destra, al centro c’è Bonansea, ma la serve troppo lunga. Servirà più attenzione nella ripresa. Nell’altra partita, 0-0 tra Svezia e Argentina. E per l’Italia va bene così.

Magaia inguaia l’Italia

Troppi errori dell’Italia dietro, uscite poco sicure. Dopo una buona occasione per Giacinti, è il Sudafrica nel giro di due minuti a creare pericoli. Palla persa in mezzo, Kgatlana sfrutta la sua velocità per andare via ma colpisce male e palla che finisce fuori. Poi altro errore in fase di rilancio, ci pensa Linari a chiudere su Magala. Ma le azzurre concedono troppo e davanti continuano a non graffiare. Cambia Bertolini, inserendo Bartoli e Girelli per Di Guglielmo e Bonansea. Arriva il vantaggio della Svezia sull’Argentina, ma arriva anche quello del Sudafrica. Altro errore in ripartenza, ancora di Orsi che serve male Giugliano. Reattiva Kgatlana che va prima sul pallone e lancia nello spazio Magaia che da dentro l’area incrocia benissimo e mette alle spalle di Durante: 2-1 Sudafrica. Al momento, l’Italia è fuori dal mondiale.

La riprende Caruso

L’Italia non decolla e il Sudafrica, forte del vantaggio, gioca in scioltezza. Altre due palle gol per le sudafricane, la più clamorosa con un colpo di testa in tuffo di Kgatlana che colpisce a botta sicura sul primo palo, miracolo della Durate che si distende e salva. L’Italia si scuote e rientra in partita. Angolo di Giugliano, testa di Girelli, tocca con un fianco Caruso e fa 2-2. Ma per convalidare il gol c’è bisogno di un lungo consulto. Sospiro di sollievo, il Var dice che il gol è regolare e l’Italia torna in sella.

Kgatlana gela l’Italia

Adesso l’inerzia della partita è dalla parte delle azzurre che però non lo sanno gestire. Altro doppio cambio per l’Italia, dentro Cantore e Greggi, fuori Beccari e Caruso. E l’Italia ha la palla d’oro per chiuderla definitivamente  con Cantore che pesca Girelli solo in area, ma l’attaccante azzurra perde l’attimo e calcia addosso al portiere Swart. Undici minuti di recupero, che diventano sedici in corso d’opera, un’eternità, mentre continua la galleria degli errori da parte delle azzurre che in mezzo si fanno sorprendere con troppa facilità. Così il Sudafrica accelera ancora: Seoposenwe lancia Mangaia, azione peraltro molto bella nello stretto, palla in mezzo per Kgatlana che sotto misura gela Durante e l’Italia. La Svezia raddoppia sull’Argentina, ma l’Italia si è complicata la vita da sola, regalando la qualificazione al Sudafrica che non aveva mai vinto una partita al Mondiale. Italia fuori dopo gli splendidi quarti del 2019. Si torna a casa, a testa bassa. Stavolta senza attenuanti.

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