Nel posticipo della 14° giornata di Serie A, il Napoli, dopo aver dominato per tutto il match, e dopo essersi portato in vantaggio con Insigne nel primo tempo, esce dal San Paolo col pareggio conquistato dal Sassuolo grazie a Defrel nei minuti finali. L’Inter, a San Siro, mette k.o. la Fiorentina (4-2) conquistando i 3 punti che lo portano al quinto posto in classifica, a quattro punti dal Napoli e dal Torino.
Il Napoli domina per 80 minuti al San Paolo contro il Sassuolo ma si fa raggiungere da Defrel nel finale. Una beffa per i campani, passati in vantaggio nel finale del primo tempo con Insigne. La prima occasione da rete è degli ospiti, con Gazzola che salta Strinic e mette un bel cross in area, Ragusa prova il tiro, ma viene murato da Chiriches. Risposta del Napoli con Callejon, ma sul suo destro da lontano si oppone con sicurezza Consigli.
Cinque minuti più tardi sono ancora i partenopei a sfiorare la rete: Insigne riceve palla sulla sinistra, trova lo spazio per calciare a giro sul palo lontano, ma il suo pallone esce di un soffio. Ci prova anche Callejon che converge al centro e prova il tiro, ma Peluso gli dice di no. Il Napoli sale con il passare dei minuti e sfiora il vantaggio anche con Koulibaly, che scambia con Allan ed arriva sul fondo, trovando una deviazione che manda il pallone sull’esterno della rete.
Gli azzurri imprimono un ritmo tambureggiante e si avvicinano di nuovo alla rete su cross tagliato di Insigne dalla sinistra, con il pallone che viene lisciato da Peluso e Consigli, ma Callejon non ha il riflesso giusto per battere a rete. Ci prova anche Hamsik da lontano, ma la sua conclusione non impensierisce il portiere emiliano. A 3 minuti dal termine del primo tempo i padroni di casa passano in vantaggio: grande invenzione di Hamsik che lancia Insigne sulla sinistra, stop a seguire e grande parabola dai 20 metri, che anche complice una deviazione di Cannavaro diventa imparabile per Consigli.
La ripresa si apre con Lorenzo Insigne nuovamente sugli scudi: sombrero ai danni di Magnanelli per una ripartenza che poi vede arrivare la sfera a Gabbiadini, la cui conclusione è però troppo centrale. Si sveglia anche il Sassuolo che alla prima vera occasione da rete della sua gara colpisce un legno: cross di Ricci dalla destra sul quale si avventa Magnanelli, che di testa la manda sulla parte alta della traversa.
Sarri prova allora a chiudere la gara e inserisce Mertens al posto di uno spento Gabbiadini. Il belga si fa subito notare per una serie di iniziative che fanno venire i grattacapi alla difesa emiliana, ma rimedia anche un cartellino giallo che gli farà saltare la gara contro l’Inter. Prova la soluzione personale anche Hamsik dopo un ottimo assist di Insigne, ma la sua conclusione è preda di Consigli.
La partita sembra tranquillamente in mano alla formazione di Sarri, ma con il Sassuolo non si scherza e al secondo affondo della ripresa gli uomini di Di Francesco pareggiano: grande palla giocata da Gazzola sulla destra e perfetto inserimento dell’appena entrato Defrel che buca Reina. Il Napoli si butta all’attacco generosamente alla ricerca del vantaggio, ma Consigli chiude la porta su tiro-cross di Giaccherini. All’ultimo secondo Callejon avrebbe sul piede destro la palla della vittoria, ma la sua conclusione sbatte sul palo.
L’Inter, invece si dimostra frizzante, ma anche capace di buttarsi via, o quasi. Vince 4-2 la squadra di Pioli, al primo successo nerazzurro, ma la Fiorentina, dopo una partenza horror (tre gol subiti in 19′ da Brozovic, Candreva e Icardi, a segno anche nel finale), si rialza con Kalinic e Ilicic e contesta, a ragione, l’arbitraggio di Damato, che prima nega un penalty a Rodriguez, poi espelle lo stesso difensore argentino (più giusto il giallo) per aver bloccato lo scatenato Icardi lanciato a rete.
E’ folgorante l’avvio dell’Inter: Ansaldi crossa per Icardi, che aggiusta per Brozovic e il croato infila Tatarusanu dal limite sotto l’incrocio dei pali. Sono passati poco più di due minuti. Non poteva cominciare meglio la gara dei nerazzurri, e per fortuna della Fiorentina c’è la rimonta di Rodriguez su Candreva, lanciato da Banega, preferito da Pioli a Joao Mario nel centrocampo dove viene nuovamente confermato Kondogbia.
Ranocchia per Murillo al fianco di Miranda. Difesa a 4 per Sousa che, dopo aver tentato il blitz con Bernardeschi, incassa il secondo gol. Perisic in mezzo, Tatarusanu smanaccia e per Candreva ecco il più comodo dei tap-in. Tutto in 9′. Nonostante il doppio vantaggio, l’Inter soffre dietro: Borja Valero fa tunnel a Miranda, Handanovic stavolta è provvidenziale in uscita bassa. Il ciclone nerazzurro continua ad abbattersi su Tatarusanu, infilato per la terza volta al 19′: fa tutto Icardi, dribbling su Rodriguez e destro preciso per l’11esimo gol in campionato.
La Fiorentina è sotto shock, Perisic potrebbe addirittura calare il poker. Non c’è un attimo di respiro e allora ci vuole ancora Handanovic per bloccare la progressione di Milic e la punizione di Ilicic. Non può nulla il portiere sloveno al 37′, quando Kalinic, sul lancio di Badelji sfugge a Candreva e accorcia le distanze.
Dura poco la gioia di Sousa, perchè nell’unico minuto di recupero viene espulso Rodriguez per aver fermato Icardi lanciato a rete: decisione forse eccessiva di Damato (che in precedenza aveva sorvolato su un contatto sospetto Miranda-Rodriguez in area nerazzurra), ma la Fiorentina è in 10 e adesso dovrebbe scalare l’Everest.
Joao Mario per Kondogbia e Tomovic per Milic: queste le mosse di Pioli e Sousa nell’intervallo. I viola non mollano e Ilicic impegna ancora Handanovic (52′), replica Banega sull’invito di Perisic, mentre Icardi spara alle stelle sull’iniziativa di Joao Mario. Poi c’è il palo clamoroso di Perisic e Tatarusanu dice no a Candreva.
In contropiede, però, la riapre definitivamente la Fiorentina: Ilicic sorprende Handanovic e l’Inter torna a vedere le streghe, anche perchè non riesce a tenere il pallone nonostante l’uomo in più e quando attacca non lo fa in maniera convinta. Meglio la Fiorentina, che moltiplica le energie e arriva al tiro con Badelj (79′). Clamoroso l’errore di Joao Mario: tutto solo davanti a Tatarusanu dal dischetto del rigore, l’ex Sporting spara alle stelle. La Fiorentina ci crede fino al 91′, quando Icardi firma il poker con un comodo tap-in dopo una splendida azione di Perisic murata parzialmente da Tatarusanu. Finisce 4-2, Pioli tira un sospiro di sollievo, Sousa mastica amaro.