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Omicidio Fakhrizadeh, tensione in Iran: “Seri indizi su Israele”

Lo scienziato, considerato a capo del programma atomico di Teheran, è stato ucciso in un agguato a nord della capitale: "Ci sarà una vendetta terribile"

Tensione altissima in Iran, dove l’uccisione dello scienziato Mosen Fakhrizadeh-Mahabadi sembra aver riportato il Paese nei giorni seguiti alla morte del generale Soleimani. Il fisico, considerato a capo del programma nucleare di Teheran, è stato colpito a morte da alcuni proiettili esplosi contro di lui poco a nord della capitale. Un omicidio dietro al quale, secondo l’Iran, ci sarebbe la mano di Israele. Il Ministero degli Esteri parla infatti apertamente di “seri indizi” circa un possibile ruolo di Tel Aviv.

Fakhrizadeh, la nota dei Pasdaran

E lo stesso ministro, Javad Zarif, punta il dito contro i responsabili (ancora da accertare) della morte di Fakhrizadeh in un messaggio su Twitter. “Dei terroristi hanno ucciso oggi un eminente scienziato iraniano. Questo atto di codardia – con serie indicazioni di un ruolo israeliano – mostra il disperato spirito guerrafondaio dei responsabili. L’Iran invita la comunità internazionale – e in particolare l’Ue – a porre fine ai suoi vergognosi doppi standard e a condannare questo atto come terrorismo di stato”. Sul caso è intervenuta anche la Fars, l’agenzia vicina ai Pasdaran iraniani. La quale, citando fonti di sicurezza, rifereisce che “alcuni colleghi dell’esperto scienziato del programma nucleare e missilistico e almeno tre dei terroristi sono rimasti uccisi o feriti nel corso dell’attacco”. Non è noto, tuttavia, il bilancio complessivo delle vittime.

Promesse di vendetta

A quanto sembra, lo scienziato era già scampato a un tentativo di omicidio. Questa volta, secondo le testimonianze, l’attacco sarebbe stato eseguito in modo da non lasciargli scampo. Inizialmente si sarebbe verificata un’esplosione, forse per bloccare la sua auto. In seguito, la vettura sarebbe stata bersagliata da una serie di colpi d’arma da fuoco. Fakhrizadeh era considerato uno dei più importanti scienziati iraniani e, soprattutto, l’uomo che stava guidando le sperimentazioni per gli ordigni nucleari. Accusa mossa anche dal premier israeliano, Benjamin Netanyahu, che ora finisce al centro delle ire di Teheran. Al momento da Israele non sono arrivati commenti ma il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, il generale Mohammad Bagheri, ha già promesso “una vendetta terribile” contro i responsabili.

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