Nel 2021 le emissioni di anidride carbonica saranno le più alte degli ultimi dieci anni. Un record in negativo, il secondo più alto della storia dopo quello di dieci anni fa in seguito alla crisi finanziaria. E’ quanto ha dichiarato al Guardian Faith Birol, direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia (Aie).
Le ragioni dell’aumento record
Sono molteplici le ragioni che contribuiscono a questo record negativo, tra le quali anche la pandemia di coronavirus in quanto i governi di tutto il mondo stanno riversando stimoli nei combustibili fossili per finanziare la ripresa della recessione post-Covid. Secondo l’organizzazione con sede a Parigi, che ha redatto il Global Energy Review, le emissioni di anidride carbonica aumenteranno quest’anni di quasi il 5%, invertendo il calo registrato nel 2020. Inoltre, l’associazione pronostica un aumento del 4,5% nella domanda di carbone, superando il livello del 2019 e avvicinandosi al suo massimo storico dal 2014.
Le dichiarazioni del direttore Birol
“Le emissioni globali di carbonio – afferma il direttore dell’Aie Faith Birol – dovrebbero aumentare di 1,5 miliardi di tonnellate quest’anno, guidate dalla ripresa dell’uso del carbone nel settore energetico. Questo – ha aggiunto – è un terribile avvertimento che la ripresa economica dalla crisi legata al Covid è attualmente tutt’altro che sostenibile per il nostro clima”.
L’appello dell’Aie
L’Aie, inoltre, ha lanciato un appello a tutte le nazioni affinché si impegnino in azioni immediate e concrete prima della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici fissata per novembre a Glascow.