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Covid: in leggero aumento i contagi, in calo le vittime

I dati sull'andamento epidemiologico diffusi dal ministero della Salute: in leggero aumento i contagi, in calo le vittime

Sono 53.825 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 53.127. Le vittime sono invece 133 (ieri erano state 156).

Tamponi molecolari e antigenici

Sono 417.777 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 425.638. Il tasso di positività è al 12,9%, praticamente stabile rispetto al 12,5% di ieri. Sono invece 513 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 14 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 40. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.234, ovvero 40 in meno rispetto a ieri.

Tasso di mortalità: i dati del report esteso

Il tasso di mortalità standardizzato per i non vaccinati (96/100.000) è 5 volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo da meno di 120 giorni (19/100.000) e 15 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster (7/100.000). Lo evidenzia il Report esteso dell’Istituto superiore di sanità, che integra il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sul Covid. 

Nelle fasce d’età 0-9 e 10-19 anni si registra il più alto tasso di incidenza di casi Covid a 14 giorni, pari rispettivamente a 1.424 e 1437 per 100.000 abitanti, mentre nella fascia di età 70-79 anni si registra il valore più basso, 471 casi per 100.000 abitanti. Dall’inizio dell’epidemia, sono stati diagnosticati e riportati al sistema di sorveglianza integrata 2.966.901 casi nella popolazione 0-19 anni, di cui 15.200 ospedalizzati, 350 ricoverati in terapia intensiva e 50 deceduti.

Le reinfezioni

Dal 24 agosto 2021 al 9 marzo 2022 sono stati segnalati 251.633 casi di reinfezione da SarsCoV2, pari al 3% del totale dei casi notificati. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati è del 3,3%, stabile rispetto alla settimana precedente. Più a rischio sono donne, giovani e sanitari. “Il dato che caratterizza questa ondata pandemica che vede la variante Omicron come dominante è proprio il dato delle reinfezioni, un fenomeno importante che ci deve portare a prudenza e attenzione”, ha commentato il presidente Iss Silvio Brusaferro.

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