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Covid-19: chiude il santuario di Lourdes, è la prima volta nella storia

Quasi 1000 morti in Iran. Ohio sospende le primarie Dem. Tom Hanks e Rita Wilson dimessi. Maduro dichiara la quarantena in tutto il Venezuela. Cina, aumentano i contagi di ritorno. Corea del Sud stretta sugli arrivi internazionali

“Per la prima volta nella sua storia, il santuario chiuderà per qualche tempo”. Lo annuncia il Rettore di Lourdes, il santuario mariano sui Pirenei francesi, monsignor Olivier Ribadeau Dumas, a seguito delle misure adottate anche in Francia per fermare il contagio da coronavirus. Restano i cappellani del santuario che si alternano con le preghiere alla Grotta della Madonna dove per la tradizione cattolica 162 anni fa si sarebbero verificate le apparizioni. Ma per la prima volta nella sua storia, i fedeli non potranno accedere al santuario che accoglie ogni anno milioni di pellegrini, e tra loro molti malati. Confermata anche la novena, i nove giorni di preghiera da oggi fino al 25 marzo. Iniziato subito dopo le apparizioni, il santuario di Nostra Signora di Lourdes è un complesso religioso all’interno del quale viene venerata Nostra Signora di Lourdes, che sarebbe apparsa nella grotta di Massabielle a Bernadette Soubirous nel 1858. E’ il terzo santuario cristiano al mondo per numero di pellegrini all’anno, dopo la basilica di San Pietro in Vaticano e la basilica di Nostra Signora di Guadalupe a Città del Messico.

I contagi nel mondo

I casi di coronavirus fuori dalla Cina hanno superato quelli nel Paese asiatico. Il nuovo virus ha fatto almeno 7.063 morti nel mondo dalla sua comparsa in dicembre, secondo un bilancio compilato questa mattina dall’Afp in base a dati ufficiali. I casi di contagio sono oltre 180.090 in 145 Paesi. In Europa la situazione più drammatica, con un vertiginoso “effetto domino“: la Spagna chiude le frontiere, in Francia Macron dice “Siamo in guerra”, il Regno Unito chiude pub e luoghi di ritrovo e la Svizzera dichiara lo stato d’emergenza.

Coronavirus, quasi 1000 morti in Iran

Si aggrava il bilancio dell’epidemia di coronavirus in Iran. Altre 135 persone sono
morte nelle ultime 24 ore, portando il totale a 988 vittime. I casi salgono a 16.169, con 1.178 nuovi contagi in un giorno. I guariti aumentano invece a 5.389. Lo riferisce il ministero della Salute di Teheran.

Usa

Ignorando la decisione di un giudice, il governatore dell’Ohio, Mike Dewine, ha deciso di rinviare le primarie previste per oggi sulla base dell’emergenza sanitaria pubblica dichiarata dal Dipartimento statale per la Sanità a causa del coronavirus. Nello stesso tempo ha annunciato che il Segretario di Stato cercherà una via giudiziaria per estendere le opzioni di voto. Negli Usa si contano più di 3.800 con 69 morti e Wall Street è ormai nella fase Orso: lunedì 16 marzo ha perso il 13%, nonostante l’intervento della Federal Reserve che domenica ha quasi azzerato il tasso di interesse e ha iniettato 700 miliardi di dollari nel sistema. New York, Los Angeles, lo stato di Washington e la California hanno deciso la chiusura di bar e ristoranti; Las Vegas ha spento i casinò. Il Presidente Donald Trump ha dichiarato che “Gli esperti prevedono che il contagio durerà almeno fino a luglio o ad agosto, ma potrebbe durare anche di più”. E che “l’economia potrebbe andare incontro alla recessione”. Sul fronte intrattenimento, è stato sospeso causa coronavirus il Saturday Night Live, lo storico e popolarissimo varietà in onda (dal 1975) il sabato sera sulla Nbc. Rimandato anche il Met Gala di New York.

Australia: Tom Hanks e moglie dimessi dall’ospedale

In Australia sono stati confermati 400 casi di contagi e cinque vittime. L’attore statunitense premio Oscar Tom Hanks e sua moglie Rita Wilson sono stati dimessi dall’ospedale Gold Coast Queensland, in Australia, dopo aver passato lì un periodo in quarantena per essere risultati positivo al coronavirus. Questo, cinque giorni dopo l’annuncio della loro malattia. L’attore americano — che lunedì ha ringraziato chi si sta occupando di lui con un post su Instagram lanciando anche l’appello “Prendiamoci cura di noi stessi e degli altri” — era sulla Gold Coast, vicino a Brisbane, per girare un film biografico su Elvis Presley diretto dal regista australiano Baz Luhrmann.

Tom Hanks e sua moglie Rita Wilson, risultati positivi al coronavirus, sono stati dimessi dopo 5 giorni

Maduro dichiara la quarantena in tutto il Venezuela

Il presidente Nicolás Maduro ha decretato la quarantena di tutto il Venezuela, dove finora si contano 33 contagi. «Da martedì il Venezuela entrerà in quarantena collettiva e sociale — ha annunciato Maduro alla radio e alla televisione —. È una misura drastica ma necessaria per tutto il Paese». Del totale dei pazienti individuati 28 provengono dall’Europa e 5 da Cucuta, in Colombia. La misura partirà alle 5 di martedì (le ore 10 italiane).

Cina, aumentano i contagi di ritorno

La Cina ha registrato ieri un solo caso a Wuhan, focolaio del coronavirus,e altri 20 di contagio di ritorno. Secondo gli aggiornamenti della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), i morti sono stati 13, di cui 12 nella provincia dell’Hubei -di cui Wuhan è capoluogo- e uno in quella di Shaanxi. Tra i casi mortali, nove sono stati rilevati a Pechino, tre a Shanghai e nel Guangdong, e uno nelle province di Zhejiang, Shandong, Guangxi, Yunnan e Shannxi. I contagi di ritorno sono così saliti a 143.

Corea del Sud: stretta sulle entrate

Malgrado un leggero rialzo sui 74 casi di domenica, in Corea del Sud il trend è sotto quota 100 per il terzo giorno di fila. Il Paese ha approvato una stretta ai controlli a partire su tutti gli arrivi internazionali contro i rischi del contagio di ritorno, nel mentre ha annunciato su lunedì 84 nuovi casi di coronavirus che hanno portato il totale a quota 8.320. Secondo i Korea Centers for Disease Control and Prevention, i morti sono saliti a 81.

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