“Tutti devono state calmi. Tutto funzionerà bene, speriamo che non duri troppo a lungo”. Così Donald Trump parlando del coronavirus, in un dibattito tv per Fox News con potenziali elettori delle prossime elezioni presidenziali, mentre negli Stati Uniti cresce il numero di contagiati e si amplia il fronte di chi lamenta ritardi nell’affrontare l’emergenza. Il magnate ha colto l’occasione anche per sottolineare gli influssi benefici per l’economia Usa del blocco ai voli per la Cina. “Penso – ha detto il Presidente Usa – che la gente si stia accorgendo che abbiamo lavorato bene. Questa cosa è cominciata, come è altra storia, in Cina. Si risolverà tutto. Ognuno deve restare calmo. Ora la gente deve restare negli Stati Uniti, e spendere qui i propri soldi e questo mi piace. L’avevo detto a lungo di restare qui e spendere qui il proprio denaro”. Poi Trump si è concesso una battuta sulle variazioni allo stile di vita che l’emergenza sta imponendo, anche nei rapporti interpersonali: “Magari – ha scherzato – è la volta buona che la smetteremo con queste strette di mano…”, anche se, non ha mancato di osservare, il problema per un politico è che di mani deve stringerne parecchie. Negli Stati Uniti il bilancio è salito a 12 vittime, l’ultima una novantenne dello Stato di Washington, nella contea in cui si trova la casa di riposo in cui è avvenuta la gran parte degli altri decessi. In Texas si registrano i primi due casi contagio.
Cina
Pechino fa sapere che altre 30 persone hanno perso la vita a causa dell’epidemia da coronavirus. Secondo la Commissione sanitaria nazionale cinese, il numero complessivo dei decessi per il Covid 19 è salito a quota 3.042, mentre si contano 143 nuovi contagi registrati ieri, 16 dei quali “importati” da Corea del Sud, Iran e Italia.
Corea del Sud
La Corea del Sud ha registrato 196 nuovi casi di coronavirus rispetto all’ultimo bollettino del pomeriggio di giovedì, per un totale di infezioni salito a 6.284. I decessi sono saliti a 42, secondo quanto riferito dal Korea Centers for Disease Control and Prevention.
Iran
E’ salito a 107 il numero dei morti a causa del coronavirus in Iran. Lo riferisce il ministero della Sanità di Teheran, spiegando che nelle ultime 23 ore altre 15 persone hanno perso la vita a causa dell’infezione. Le autorità sanitarie hanno aggiornato a 3.513 il numero dei contagi confermati, con 591 nuovi casi, e sospeso tutte le attività sportive fino al prossimo 19 marzo per contenere la diffusione.
Giappone
Il governo giapponese ha deciso la cancellazione delle commemorazioni dell’anniversario del disastro di Fukushima, per contenere i rischi di un ulteriore contagio del coronavirus. La cerimonia si sarebbe dovuta tenere mercoledì prossimo, la data che coincide con il nono anniversario del triplice disastro: il terremoto, lo tsunami e la catastrofe nucleare che ne è seguita. Quel giorno, l’11 marzo 2011, morirono oltre 200mila persone, molte delle quali risultano ancora disperse.
Gran Bretagna
Le autorità britanniche hanno esteso l’indicazione della misura precauzionale dell’auto-isolamento per due settimane per chi arrivi o rientri in Gran Bretagna dall’intero territorio italiano, in presenza di sintomi anche lievi di coronavirus. Lo ha annunciato il professor Chris Witty, consulente medico del governo di Londra, precisando che la misura, finora limitata a chi arrivava dal nord Italia è legata “all’evoluzione della situazione”. Ieri sera Whitty ha parlato del primo decesso dovuto a coronavirus nel Paese: “Sono molto dispiaciuto di dover rendere noto che un paziente testato positivo al COVID-19 è purtroppo morto”, ha detto precisando che la vittima, ricoverata al Royal Berkshire Hospital di Reading, aveva problemi di salute pregressi ed era stato contagiato all’interno del Regno. Ha poi confermato i 115 contagi accertati nel Regno Unito, con 25 casi in più: 17 contratti in Paesi indicati come “epicentro” attuale dell’infezione, Italia inclusa, e 8 invece ammalatisi direttamente oltre Manica, attraverso contatti a cui si sta al momento cercando di risalire.
Argentina
L’Argentina ha reso noto di aver registrato il suo secondo caso confermato di coronavirus a Buenos Aires. Si tratta, scrive l’agenzia di stampa Telam, di un giovane di 23 anni, rientrato da un viaggio in Italia settentrionale il 1 marzo e che il 3 marzo ha cominciato a manifestare i sintomi. Attualmente è ricoverato in isolamento nella Clinica Otamendi e il suo stato generale di salute, hanno reso noto fonti sanitarie, “è buono”. E’ il secondo caso di Covid-19 importato nel Paese latinoamericano.
Italia
“Sono guarite e dimesse oggi 138 persone in più, per un totale di guarite e dimesse di 414 (totale sui contagiati 10,73%), mentre sono decedute 41 persone (25 in Lombardo, 8 in Emilia Romagna, 4 in Veneto, 2 in Liguria e 2 in Piemonte) e la fascia di età va dai 66 ai 94 anni, si tratta di persone fragili, per la maggior parte con diverse patologie. Il totale deceduti è 148, il 3,83% dei contagiati”. È il bilancio offerto, stasera, da Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile e commissario all’emergenza, durante la consueta conferenza stampa serale, a Roma, per fare il punto della situazione. Oggi anche i giornalisti, in rispetto del Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, erano distanziati tra di loro. “Positivi attualmente sono 3.296 persone con un incremento di 590: in Lombardia oggi in più 280 unità (per un totale di 1.777, cioè il 53,9% del totale) 142 in più in Emilia Romagna (658 in tutto, il 20%), in Veneto 35 in più (380 persone affette complessivamente, l’11% del totale in Italia)”, ha aggiunto Borrelli. Il dato complessivo vede ricoverati con sintomi 1.790, 1.155 in isolamento a casa e 351 in terapia intensiva (10%) . Non ci sono stati problemi e criticità negli ospedali ed è in atto il potenziamento terapie intensive e subintensive e un potenziamento delle attrezzature., ha assicurato Borrelli.