Uno degli addii più dolorosi per il calcio italiano, che piange uno dei suoi simboli più amati. Gigi Riva, bomber supremo della Nazionale italiana, si è spento a 79 anni, nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, dove era stato ricoverato a seguito di un malore. Le sue condizioni, secondo quanto riferito, sarebbero peggiorate irreversibilmente nelle ultime ore, nonostante i tentativi dei medici di salvarlo. “Rombo di tuono”, nato in Lombardia, è stato una bandiera del Cagliari durante la sua carriera calcistica. Coi sardi, conquistò uno storico titolo di campione d’Italia nel 1970. I rossoblu, peraltro, avevano conferito a Riva la carica di presidente onorario del club.
Sardegna in lutto per RIva
Personaggio riservato, nonostante l’immensa popolarità, nonostante le sue origini settentrionali Riva era diventato un simbolo della Sardegna. E la notizia della sua improvvisa scomparsa ha portato un profondo dolore nella regione, tanto che il governatore, Christian Solinas, ha proclamato il lutto regionale fino al giorno dei funerali. Durante queste giornate, la bandiera sarda sarà esposta a mezz’asta.
Allo stesso modo, il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, ha indetto il lutto cittadino: “In questo momento sento un dolore profondo. Non riesco a trattenere le lacrime, faccio fatica a esprimere pensieri e parole. Gigi Riva è stato un esempio, un modo di essere, un punto di riferimento. Un uomo vero, unico e inimitabile. Alla famiglia va l’abbraccio infinito di Cagliari e della nostra Isola. Addio Rombo di tuono e grazie di cuore per tutto. Sarà indetto il lutto cittadino per stringerci tutti intorno alla nostra leggenda, ai figli Nicola e Mauro, alle nipoti e a tutta la sua famiglia”.