Finisce qui. L’Italia perde gara tre contro il Belgio e torna mestamente a casa. L’Europeo 2022 per le azzurre si trasforma in un incubo: 5-1 all’esordio con la Francia, 1-1 con l’Islanda, 1-0 contro il Belgio che avanza ai quarti insieme alla Francia. Anche stavolta l’Italia domina, subisce un solo tiro per un nostro errore e il gol che ci spedisce a casa. Rabbia e amarezza sul viso delle azzurre, che adesso dovranno smaltire in fretta questa delusione e ripartire perché il movimento lo merita e lo ha dimostrato anche stasera. A punire l’Italia il solito errore in uscita, la sconfitta e l’amarezza. Si torna a casa, con una valigia dove non ci sono souvenir, ma solo rimpianti.
Le scelte della Bertolini
Il tecnico azzurro deve rinunciare a Sara Gama, al suo posto la Bartoli. E’ un 4-4-1-1 quello azzurro, con Giuliani tra i pali, Di Guglielmo, Bartoli, Linari e Boattin dietro, Bergamaschi, Rosucci, Simonetti e Giugliano in mezzo, Bonansea alle spalle della Girelli. Belgio in campo invece con il classico 4-3-3: Evrard tra i pali, Vangheluwe, Kees, Biesmans e Philtjens nei quattro dietro, Cayman, Vanhaervermaet e De Caigny a comporre il triangolo di centrocampo, infine linea offensiva affidata a Dhont, Eurlings e Wullaert.
L’Italia spinge ma non sfonda
Inizia bene la partita la nostra nazionale. Le azzurre fanno la partita, lasciando poco o nulla al Belgio. L’Italia c’è e sfiora a più riprese la rete del vantaggio, prima con Girelli, ottima conclusione deviata provvidenzialmente in angolo da Evrard. L’Italia continua a spingere confortata dalle notizie che arrivano dall’altro campo dove la Francia trova subito il gol lampo contro l’Islanda dopo appena un minuto di gioco grazie alla percussione di Malard. Ci prova Giugliano con una conclusione dalla distanza che non fa male alle avversarie che si vedono poco se non con due opportunità capitate sui piedi di Dhont. Due lampi in una notte azzurra, con l’Italia che sfiora ancora il gol prima dell’intervallo con una conclusione di Bonansea che si perde di poco a lato. Al riposo si va sullo 0-0, ma è una buona Italia che nella ripresa dovrà però alzare il ritmo e trovare quel gol che varrebbe la qualificazione ai quarti.
Errore e gol: Belgio avanti
Proprio il risultato tra Francia e Islanda induce anche il Belgio a provare a vincerla perché in caso di parità nella partita di Manchester, Islanda, Italia e Belgio chiuderebbe tutte e tre a due punti, con le islandesi premiate dalla differenza reti. Serve segnare. Belgio e Italia lo sanno e ripartono di slancio. L’Italia concede nulla, ma commette ancora una volta un errore in fase di rilancio, l’ennesimo rimpallo che premia il Belgio, palla che carambola sui piedi di De Caigny che gela Giuliani e porta avanti le gialle di Serneels che in questo momento accederebbero ai quarti.
Niente da fare: Belgio ai quarti, Italia a casa
L’Italia prova a scuotersi, ma adesso per passare servono due gol. Fuori Di Guglielmo, dentro Bonfantini. Aumenta la pressione sulle spalle delle azzurre, la palla scotta ed esclusi i guizzi della Bonansea, pericoli per la porta belga non arrivano. Fuori Rosucci, dentro Caruso, con la Bertolini che si mette 4-2-3-1 con la neo entrata subito a ridosso della Girelli. Un’ora di gioco, mezz’ora alla fine e l’Italia adesso deve galoppare per non dare anzitempo addio all’europeo. Le azzurre continuano a fare la partita, punite finora dalla solita disattenzione in uscita che finora è stato il filo conduttore di questo torneo. Altro cambio per la Bertolini che inserisce Giacinti per Simonetti. L’Italia spinge ventre a terra, due mischie in area, palla che danza davanti l’area della Evrard che non sbaglia un intervento. Venti alla fine con l’Italia adesso deve giocare il tutto per tutto. Si guardano in faccia le azzurre, incapaci di credere che l’ennesima partita dominata, veda finora il vantaggio delle avversarie. Una maledizione che si ripete dalla prima giornata, i troppi errori contro la Francia, lo stesso errore che ha portato al gol l’Islanda in gara due e anche stasera azzurre penalizzate da un solo errore. Sofferenza in campo perché il cronometro corre veloce, i minuti passano e l’Italia ne deve fare due per andare avanti. Si chiude il Belgio che difende a cinque, quattro in mezzo a fare da cerniera per portare a casa il risultato. Spinge con cuore e coraggio Bonansea, ma l’Italia non è fortunata. Ci prova Giacinti, ma non è fortunata, palla deviata in angolo. Adesso è un assedio quando alla fine ne mancano appena dieci per riprendere una partita stregata. Belgio impalpabile che vive di rendite per quell’errore che gli sta regalando i quarti di finale. Fuori Bergamaschi, dentro Cernoia, appena ritrovata dopo il Covid, con la Bertolini che si gioca il tutto per tutto. Italia tutta nella metà campo belga, c’è poco da difendere, i due gol da segnare sono come il miraggio di una sorgente d’acqua nel deserto. E i gol non arrivano anzi, è il Belgio a colpire una traversa in controgioco e sfiorare il raddoppio. Finisce 1-0 per il Belgio che vola ai quarti dopo sette minuti di recupero. L’Italia può fare le valige e tornare a casa. Mestamente, anche perché la delusione è più forte dei tanti rimpianti.