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Bakhmut, Kiev fa muro: “Non ci ritiriamo”

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha ribadito che la resistenza a Bakhmut continuerà: "Cosa cambierebbe se ci ritirassimo?"

L’Ucraina non farà marcia indietro. La resistenza per la difesa di Bakhmut continuerà in modo serrato e, soprattutto, fino a che le forze lo consentiranno. Un piano di ritiro non è previsto, né ora né, probabilmente, mai. E a ribadirlo è il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che parla della difesa della città come di una necessità per la salvaguardia dell’Ucraina orientale: “Se ci ritirassimo da Bakhmut, cosa cambierebbe? La Russia la prenderebbe e poi continuerebbe la sua offensiva contro Chasiv Yar, quindi ogni città dietro Bakhmut potrebbe subire la stessa sorte”.

Ancora una volta, dunque, è il timore di vedere i russi imperversare per tutto il fianco orientale a tenere Kiev sul pezzo nella città del Donetsk. Alcuni giorni fa, un vertice tra la presidenza ucraina e lo Stato maggiore dell’esercito aveva escluso ogni possibile azione di ritirata, al fine di evitare che la caduta di Bakhmut possa consegnare ai russi le chiavi della zona più instabile del Paese.

Resistenza a Bakhmut

Nella sua intervista al tabloid tedesco Bli am Sontag, Kuleba ha spiegato che la difesa della città continuerà fino alla fine, indipendentemente dalle azioni dei russi. Il ministro ha paragonato la resistenza in città a quella del proprietario di una casa contro un intruso che cerca di prenderne possesso uccidendo tutti gli abitanti. Al momento, però, non è chiaro né quanti siano gli effettivi difensori né quali siano le reali possibilità della Russia di forzarne i blocchi. Nelle scorse ore, il capo del Gruppo Wagner (milizia mercenaria che conduce le operazioni a Bakhmut) aveva ipotizzato una possibile controffensiva da parte di Kiev, anche per via della “tregua tattica” della quale aveva parlato il think thank americano ISW, decisa per attendere i rifornimenti di munizioni promessi da Mosca. Al contempo, tuttavia, alcune parti della città sarebbero già sotto il controllo delle forze attaccanti.

Bombe su Kharkiv

Nel frattempo, continuano a risuonare gli allarmi aerei in tutto il Paese. La scorsa notte, i razzi russi hanno colpito la città di Ochakiv, a circa 60 chilometri a sud-ovest di Mykolaiv. Non sarebbero state registrate vittime. Zelensky ha invece riferito che, dall’inizio dell’anno, più di 40 missili hanno colpito la città di Kharkiv, tuttora sotto bombardamento russo.

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