È stato più volte ringraziato, il team del Secret Service americano, per essere intervenuto tempestivamente nel proteggere Donald Trump e per aver neutralizzato velocemente l’attentatore di Butler, in Pennsylvania. Senza riuscire però a evitare che, questi, uccidesse una persona e ne ferisse altre. Per questo, mentre il dipartimento conferma di aver “agito rapidamente”, si profila un’indagine per chiarire la reale dinamica dei fatti. E anche per individuare le ragioni delle falle nel sistema di sicurezza.
Trump, parla il Secret Service
Gli agenti del secret service hanno “agito rapidamente” a Butler, durante il comizio di Donald Trump in cui l’ex presidente è stato ferito. Sono le prime parole di Kimberly Cheatle, direttrice dello speciale servizio di sicurezza americano. In un comunicato Cheatle fa le sue condoglianze alla famiglia di Corey Comperatore ucciso a Butler e garantisce sul piano di sicurezza per la convention repubblicana. “Comprendiamo l’importanza della revisione indipendente annunciata ieri dal Presidente Biden e parteciperemo pienamente. Collaboreremo anche con le commissioni congressuali appropriate per qualsiasi azione di controllo”, assicura.
Indagini sulla sicurezza
I legislatori della Camera e del Senato Usa si stanno muovendo per indagare sul tentato assassinio dell’ex presidente Donald Trump, chiedendo documenti e testimonianze ai servizi segreti statunitensi. Lo scrive il Wp. Ieri il comitato di controllo della Camera, a guida repubblicana, aveva chiesto un’indagine e convocato a testimoniare il 22 luglio la direttrice dell’agenzia Kimberly Cheatle. E il presidente Biden aveva ordinato “un’indagine indipendente sull’operato del Secret Service”.
Fonte: Ansa