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Angelus, il Papa: “L’amore è servizio, non potere che ambisce al dominio”

Il Santo Padre ricorda che la logica della mondanità spinge a emergere sugli altri, mentre Gesù ci chiede di immergersi con compassione

“La vera gloria non si ottiene elevandosi sopra gli altri, ma vivendo lo stesso battesimo che Egli riceverà, di lì a poco, a Gerusalemme, cioè la croce”. E’ un insegnamento fondamentale quello che Gesù impartisce ai discepoli, a seguito della richiesta di due di loro di sedere un giorno accanto a lui nella gloria. Un’esternazione che aveva indignato i loro compagni ma che aveva concesso a Gesù l’occasione per rinsaldare nei loro cuori il vero significato della parola battesimo. Quello che Papa Francesco, nell’Angelus domenicale, ricorda ai fedeli: “‘Immersione’: con la sua Passione, Gesù si è immerso nella morte, offrendo la sua vita per salvarci. La sua gloria, la gloria di Dio, è dunque amore che si fa servizio, non potere che ambisce al dominio”.

La logica mondana

La strada è dunque quella del servizio. Eppure, ci si trova spesso di fronte a due logiche diverse. Le stesse che si manifestano nei discepoli. Essi vogliono emergere, mentre Gesù “vuole immergersi”. Il primo verbo “esprime quella mentalità mondana da cui siamo sempre tentati: vivere tutte le cose, perfino le relazioni, per alimentare la nostra ambizione, per salire i gradini del successo, per raggiungere posti importanti. La ricerca del prestigio personale può diventare una malattia dello spirito, mascherandosi perfino dietro a buone intenzioni”. Una logica mondana alla quale Gesù contrappone la sua: “Invece di innalzarsi sopra gli altri, scendere dal piedistallo per servirli; invece di emergere sopra gli altri, immergersi nella vita degli altri”. E’ fondamentale, quindi, “guardare e abbassarsi nel servizio, e non cercare di arrampicarsi per la propria gloria“.

Immergersi, una richiesta di Gesù

Quella di immergersi è una richiesta di Gesù. E ci chiede di farlo “con compassione, nella vita di chi incontriamo… Non è un dato di enciclopedia: ci sono tanti affamati… No! Sono persone. E io ho compassione per le persone? Compassione della vita di chi incontriamo, come ha fatto Gesù con me, con te, con tutti noi, si è avvicinato con compassione”. Il Signore, ricorda Papa Francesco, “non è rimasto lassù nei cieli, a guardarci dall’alto in basso, ma si è abbassato a lavarci i piedi. Dio è amore e l’amore è umile, non si innalza, ma scende in basso, come la pioggia che cade sulla terra e porta vita”. E questo è il dettame: “Dentro una forza che ci aiuta. È quella del Battesimo, di quell’immersione in Gesù che tutti noi abbiamo ricevuto per grazia e che ci direziona, ci spinge a seguirlo, a non cercare il nostro interesse ma a metterci al servizio”.

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