E’ arrivato l’annuncio del Quirinale, tramite social, della salita al Colle – alle ore 19 – del premier incaricato Draghi che dovrebbe quindi sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri che sarà poi comunicata dal segretario generale Ugo Zampetti.
Il programma e la scelta della squadra
Mario Draghi ha lavorato al suo programma e alla lista dei ministri fino all’ultimo: piano vaccinale, utilizzo dei fondi europei, rilancio economico, coesione sociale e ambiente i punti centrali del suo governo mentre sulla squadra che prenderà parte all’esecutivo c’è maggiore incertezza. Sui quotidiani si leggono possibili “toto-ministri” di tecnici e politici, ma in realtà non si sa nulla di certo. Neanche i partiti sanno quali esponenti sceglierà il premier incaricato.
L’unica notizia trapelata è l’esistenza del nuovo ministero della transizione ecologica, elemento che ha giocato un ruolo determinante anche sull’adesione del Movimento Cinque Stelle che ieri ha votato sulla piattaforma Rosseau se sostenere o meno l’esecutivo dell’ex presidente della BCE. Un sì dato dal 60% degli iscritti e che quindi spacca di fatto i Cinque Stelle.
La possibile maggioranza del governo Draghi
In attesa del voto di fiducia in Parlamento, al momento i partiti che dovrebbero sostenere l’esecutivo Draghi sono il Movimento Cinque Stelle, il Partito Democratico, Liberi e Uguali, Italia Viva, Forza Italia e la Lega. Resta fuori Fratelli di Italia anche se Giorgia Meloni ha più volte chiarito che si tratterà di una opposizione responsabile e non è neanche escluso un voto di astensione.
La road map seguita da Draghi
Mario Draghi, da quando ha ricevuto l’incarico dal presidente Mattarella, ha fatto due giri di consultazioni con i rappresentanti dei partiti politici e ha ricevuto anche gli enti locali, le parti sociali, i rappresentati delle associazioni e il terzo settore. Dopo una pausa di riflessione è arrivato poco fa l’annuncio della salita al Colle.