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mercoledรฌ Marzo 12 2025

La medicina del Conte II contro l'evasione

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Stretta agli evasori. La ricetta del governo Conte II per porre fine a un buco che ogni anno ammonta a circa 109 miliardi di euro, fra imposte e contributi evasi, assume la forma โ€“ secondo quanto dichiarato dal premier nel Rose Garden delle Nazioni Unite a New York โ€“ di un โ€œpatto con gli onestiโ€. Il discorso di Conte oltreoceano inaugura, cosรฌ, il nuovo round Stato-evasori iniziato formalmente nel 1982 e mai concluso. Per questo, il governo richiama, ancora una volta, le manette agli evasori, aggiungendo altresรฌ di voler โ€œpremiareโ€ gli onesti, appunto, cioรจ quanti a evadere non ci pensano proprio.

Premio agli onesti

La ricetta proposta da Palazzo Chigi prevede politiche di incentivo all'utilizzo delle carte di credito e di tutti i sistemi di pagamento elettronici digitali. In questo modo emergerebbe il nero e gli evasori sarebbero piรน individuabili. Non resta che convincere gli Italiani a dismettere il caro, vecchio contante: per questo, l'ipotesi proposta da Giuseppe Conte e dal ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, รจ quella di far tornare nei portafogli dei contribuenti circa il 10% della cifra totale spesa annualmente. Ma come verrร  assegnato questo โ€œpremioโ€? Il team che sta lavorando al meccanismo, suppone una soglia annuale minima di circa 2.000 euro, cosรฌ come la possibilitร  di utilizzare come โ€œdiscrimineโ€ di calcolo il reddito pro capite. 

Pene efficaci?

La lotta all'evasione, come confermano le precedenti legislature, non sarร  facile e lo scoglio non riguarda soltanto l'evasione di per sรฉ. Lo ha ammesso lo stesso premier: โ€œMi rendo conto che potrebbe indurre a cambiare alcuni stili di vitaโ€ ha affermato, sollecitando un nuovo patto di fiducia con gli Italiani. Sul piano penale, i due punti normativi sono la legge 74 del 2000 e la legge 158 del 2015, che mirano a contrastare il โ€œneroโ€, cioรจ coloro che non emettono fatture o lo fanno, falsificando i dati. Ma le pene previste, secondo quanto ribadito dal magistrato Bruno Tinti sul quotidiano La Repubblica, sono basse se comparate all'ammontare delle tasse non pagate: โ€œLe pene previste, ad esempio, per la dichiarazione infedele [le fatture con dichiarazioni false, ndr], vanno da 1 a 3 anni, ma deve esserci una imposta evasa superiore a 150.000 euro e comunque l'imponibile non dichiarato deve superare i 3 milioni di euroโ€ spiega Tinti.

Scoglio culturale

Non tutti gli Italiani sono evasori e molti preferiscono maneggiare il caro, vecchio contante. In diversi esercenti romani, come i caffรจ per esempio, non รจ sempre possibile pagare con la carta di credito o altri dispositivi elettronici. Se i giovani sono quelli piรน propensi al virtuale, altri, fedeli allo storico โ€œlibretto alla Postaโ€ utilizzato dai nostri nonni, restano diffidenti. Il presidente del Consiglio chiede, dunque, un sacrificio al Paese. Resta soltanto una dubbio: se l'hamburger che ieri il premier ha mangiato a Manhattan, come documentato da una foto sui social, sia stato pagato in contanti o carta di credito.  

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