In Italia il dibattito politico è monopolizzato dalla riforma del fondo salva Stati, dal possibile rinvio o addirittura modifica. In Europa però sembrano non comprendere il senso di tutta questa agitazione tanto che il presidente dell'Eurogruppo Centeno chiarisce: l’accordo politico è stato già raggiunto, non vediamo ragioni per cambiare il testo. Ora, insomma, restano solo le tenicalità. La firma – ha poi spiegato Centeno – è attesa per l'inizio del 2020.
L'intervento del governatore di Bankitalia Visco
Sulla riforma del Mes interviene anche il governatore di Bankitalia Visco in audizione alle commissioni Bilancio e Politiche Ue della Camera: “le modifiche introdotte – spiega – sono di portata complessivamente limitata. La riforma non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani. “Il modo migliore per convincere tutti dell'utilità della riforma – ha proposto Visco – è usarla come punto di partenza per riprendere con convinzione il percorso di integrazione europea”.
La visione europea che non c'è
Quel che manca è, come sempre, una visione organica dell'unione bancaria e dunque del progetto europeo. Un progetto che non sia la somma degli interessi dei singoli stati, ma la sintesi dei bisogni dell’Europa.