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Test Medicina 2019: ecco quanti sono i posti disponbili

Si avvicina per tante ragazze e tanti ragazzi col sogno di diventare dottori, chirurghi o dentisti il giorno fatale. Per qualcuno sarà il primo passo dentro quel sogno, per altri si trasformerà in un incubo. Martedì 3 settembre si tiene il test d'ingresso su base nazionale per le facoltà a numero chiuso Medicina e Chirurgia e Odontoiatria e Protesi dentaria.Un dentro o fuori lungo 60 domande e 100 minuti. Quest'anno ci sono delle novità. I posti disponibili sono aumentati del 18%, c'è una diversa distribuzione delle domande nel test e il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha introdotto nuovi argomenti all'interno delle materie oggetto dell'esame. I risultati saranno a lento rilascio, fino alla pubblicazione della graduatoria unica nazionale il 1° ottobre 2019. Nel frattempo, meglio impegnare gli ultimi giorni prima del test allenandosi con le simulazioni che il Ministero ha caricato sul suo portale Universitaly.

I numeri

Si sono candidati all'esame 68mila persone, di queste 11.568 diventeranno matricole in una facoltà di Medicina. Le iscrizioni sono state aperte dal primo aprile al 15 luglio, con possibiiltà di mettersi in regola fino al 30 di quel mese. Gli studenti dovevano indicare per quali atenei erano in corsa e quale fosse quello di prima scelta. Indicazioni importanti per far combaciare le proprie legittime ambizioni con il meccanismo dello scorrimento, che consentono di entrare in una delle università elencate nel momento dell'iscrizione. Come riporta Fanpage.it, 13 atenei italiani hanno già pubblicato il numero degli iscritti al test di medicina nella loro università, tra cui Cagliari, Pisa, Siena e Torino. Qualcuno si sentirà sollevato nel leggere che magari in quello che ha scelto la concorrenza non è troppo corposa, qualcun altro andrà nel panico per il motivo opposto.

Il (nuovo) test

Il test 2019 è stato parzialmente rinnovato. Restano le domande a risposta multipla di cultura generale, logica, biologia, chimica e matematica, ma saranno distribuite diversamente. Inoltre il Miur si è premurato di indicare ai candidati su quali argomenti di queste vaste materie preparsi, introducendone anche alcuni che prima non trovavano spazio. Le domande sono in totale 60, 12 di cultura generale, 10 di ragionamento logico, 12 di biologia, 12 di chimica e 8 suddivise tra fisica e matematica. Il via dell'esame, alle 11:00 di mattina del 3 ottobre anche se è consigliato presentarsi con largo anticipo per ottemperare a tutte le procedure di riconoscimento e assegnazione. Per gli studenti che vogliono accedere a università che tengono i corsi di Medicina in inglese, la data dell'esame è fissata il 12 settembre, quando è previsto il test in lingua straniera.

I risultati

Il bando del Ministro dell'istruzione illustrava il calcolo del punteggio d'esame, quello massimo e quello minimo. Ogni risposta sbagliata costa la sottrazione di quattro decimi di punto (-0,4), la risposta corretta vale 1,5 punti, quella lasciata in bianco non toglie né dà nulla. Il punteggio massimo è 90 (60 per 1,5), quello minimo 20. In realtà il punteggio minimo è una soglia 'falsa', perché poi effettivamente corrisponderà ai punti totali fatti dall'ultimo candidato in una posizione utile per i posti disponibili. L'ultimo che entra stabilisce la soglia, insomma. Nelle settimane che separano la data dell'esame dalla pubblicazione della graduatoria definitiva valida a livello nazionale, prevista per l'1 ottobre 2019, i futuri camici bianchi potrano vedere i loro risultato individuali. Il 17 settembre, entrando con il proprio codice sul portale Universitaly, potranno vedere il loro punteggio. Il 27 settembre avranno accesso al loro test d'ingresso, al punteggio e alla loro scheda anagrafica. Da quel momento, dita incrociate per altri quattro giorni. L'1 ottobre infatti saranno ufficialmente assegnati i posti negli atenei italiani e chi è entrato nell'ateneo di prima scelta potranno iniziare il loro percorso universitario. Le posizioni nella graduatoria nazionale sono tre: assegnato, prenotato e in attesa. Per le prime due non ci sono problemi, gli altri dovranno 'accontentarsi' di aspettare lo scorrimento della graduatoria fino ad esaurimento posti.

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