Il governo, con la legge di bilancio 2017, adotterà misure economiche in favore dei redditi più bassi. La platea dei soggetti potenzialmente interessati è pari a 6,5 milioni di persone ossia il 40,3% dei percettori di un reddito previdenziale.
In particolare, a beneficiare di tali misure saranno soprattutto le donne visto che, in base ai dati contenuti nelle tabelle dell’Istat relativi al 2014, le donne che hanno un reddito mensile al di sotto dei 1.000 euro sono quasi il doppio degli uomini ossia 4,2 milioni rispetto a 2,3 milioni di uomini.
La fotografia della situazione attuale vede il 9,9% dei soggetti potenzialmente interessati aver un reddito al di sotto della soglia dei 250 euro mensili, il 21,1% percepire un reddito tra i 250 e 500 euro, il 40,9%) tra 500 e 750 euro e il restante 28% collocarsi nella fascia più alta che va dai 750 ai 1.000 euro.
A livello territoriale sorprende che la maggior parte delle persone interessate, ben il 38,6%, vive al nord rispetto al 25,2%) che, invece, abita al sud. Al centro vive il 17,8% di coloro che percepiscono una pensione sotto la soglia dei 1.000 euro, il 12,2% nelle isole e il restante 6,2% resiede all’estero.