Possibili infiltrazioni di terroristi legati all’Isis tra gli immigrati sbarcati in Sicilia e provenienti dall’Africa: a lanciare l’allarme è la procura di Palermo, in seguito alle “informazioni confermate da fonti privilegiate”, ossia da ambienti dei servizi di intelligence.
Sono poco meno di 200 mila i migranti approdati sulle coste siciliane nell’arco del 2014: tra questi ci potrebbero essere stati anche possibili terroristi provenienti dalla Siria e dalla Libia, vicini alle organizzazioni legate allo Stato Islamico. Alcuni potrebbero essere ancora sul territorio italiano, mentre altri potrebbero aver raggiunto altre destinazioni europee.
L’indagine, ancora in fase iniziale, ha preso spunto anche in seguito al drammatico arrivo di extracomunitari a Lampedusa del 3 ottobre 2013 concluso con la morte di diverse centinaia di migranti. Si è parlato anche di questo oggi nel corso di un incontro in procura con i vertici delle forze dell’ordine e della capitanerie di Porto del distretto di Palermo, Agrigento e Trapani, coinvolte nell’emergenza sbarchi in Sicilia.
Il vertice è servito per mettere a punto e migliorare le procedure e conciliare le esigenze degli attori che operano nei salvataggi con quelle investigative e per “aggiornare” il protocollo risalente al 2010. Erano presenti sia i magistrati del pool «terrorismo» che quelli del pool “emigrazione”.