Liberalizzazioni e semplificazioni potrebbero essere una mano santa per l’economia. Lo ha detto il ministro Pier Carlo Padoan al question time alla Camera. Secondo il responsabile del Mef queste misure potrebbero portare “risparmi fino a un punto Pil entro il 2020 e fino a 3 punti nel più lungo periodo”. Previsione basata su “stime conservative” che non coincidono con quelle dell’Ocse, il quale parla di “guadagni più consistenti”. Più complicato è invece valutare il loro impatto sulla finanza pubblica, pertanto i benefici sono indiretti, cioè riguardano quelli derivanti da un livello più alto di Prodotto interno lordo. In questo caso si può applicare un coefficiente normalmente utilizzato dalla Commissione europea che dice “che per per ogni punto percentuale di Pil aggiuntivo il saldo finanza pubblica migliora di mezzo punto percentuale”. Il meccanismo con cui questi benefici si trasmettono all’economia, ha quindi concluso, sta nell’abbattimento “immediato e diretto dei costi amministrativi per fare impresa. Questo si traduce in un’attività di impresa più efficiente, più investimenti e più crescita”
E’ stato invece rinviato al 2016 il progetto local tax al fine di “non aumentare nel complesso la pressione fiscale sui contribuenti”. Oltre all’unificazione dei tributi locali, la local tax ha come obiettivo “quello di garantire per l’abitazione principale la permanenza di tutte le agevolazioni Imu e Tasi, ossia la fissazione di un’aliquota che consenta una minore tassazione per i possessori di tali unità immobiliari”. E’ stata inoltre delineata la reintroduzione per legge di una detrazione per la prima casa con la possibilità per il Comune di elevazione. O
Il declassamento del debito italiano da parte delle agenzie di rating ha scoraggiato gli investitori potenziali. L’Europa si è più volte interrogata su queste realtà per l’impatto che possono avere le loro valutazioni sul mercato. A Trani la procura ha avviato un’indagine e il ministero dell’Economia potrebbe costituirsi parte civile “Dovessero emergere elementi ulteriori – ha spiegato Padoan -terremo conto di questa possibilità”. “Gli andamenti di mercato – ha chiarito il ministro – sono influenzati da una molteplicità di fattori, ancor più nel periodo preso in considerazione dal procedimento, per cui è oggettivamente molto arduo, se del tutto possibile, isolare l’effetto specifico indotto dalle sole azioni di rating sulle quotazioni degli strumenti finanziari”.