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Nato e Ue scelte di campo dell'Italia

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini è intervenuto al Comando Operativo Interforze (Coi). “Esercitare la nostra azione nel quadro di un rinnovato senso di solidarietà europea e transatlantica è una necessità. Collocarci in un orizzonte europeo nella sua accezione più ampia ed inclusiva, tenendo stretti i nostri legami con la Nato, è la strada da percorrere- ha chiarito il ministro-. Si tratta peraltro di un obiettivo ancor più rilevante, oggi, alla luce della Brexit e dei futuri rapporti con il Regno Unito, con cui l'Unione Europea dovrà continuare a mantenere un legame privilegiato. Siamo un Paese che ha sempre saputo fornire, un grosso contributo alla composizione delle controversie internazionali, sia con lo strumento della diplomazia sia con l'uso ragionato della forza. Siamo una delle Nazioni più attrezzate per combinare queste due componenti. Lo dico con convinzione e con orgoglio”.

Operazioni a guida europea

Aggiunge Guerini: “Oggi la stagione delle missioni internazionali è tutt’altro che conclusa. Restano, anzi, fondamentali le missioni della Nato nei Balcani occidentali, nel Mediterraneo allargato, in Afghanistan. Porteremo avanti le iniziative di stabilizzazione già avviate anche in stretto partenariato con le Nazioni Unite e con i Paesi del nord Africa – a partire dalla Libia, la cui stabilizzazione è cruciale per l’intera regione – e del Sahel”. Il ministro della Difesa ha parlato al comando operativo interforze, insieme al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al personale impegnato nei teatri operativi internazionali. “Così come sono essenziali per il mantenimento della sicurezza le operazioni a guida europea, molte delle quali vedono l’Italia fortemente impegnata”, ha ribadito Guerini.

Motivo di orgoglio

“Questo momento degli auguri con i militari impegnati nei teatri di operazioni internazionali è importante perché so bene che passare le feste lontano da casa è un sacrificio. Vi rivolgo un ringraziamento perché quello che fate è molto importante e motivo di orgoglio per il nostro Paese”, ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella rivolgendosi, in collegamento dalla sede del Coi per gli auguri per le festività, ai contingenti militari impegnati nei teatri di operazioni internazionali.  Mattarella, con accanto Guerini e il Capo di Stato Maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, si è collegato con 18 teatri operativi, ha rivolto domande su alcune caratteristiche delle missioni, sui risultati raggiunti, sui rapporti con le altre forze in campo e ha espresso i suoi ringraziamenti, i suoi saluti e gli auguri. Il presidente della Repubblica ha posto domande anche sulla preparazione raggiunta dalle forze locali grazie al supporto dei nostri militari. Mattarella, rivolgendosi ad alcuni teatri operativi, ha infatti posto l’attenzione sull’importanza dell’operato dei militari italiani in termini di “contributo per la pace” e per il “contrasto al terrorismo” ma anche in termini di “addestramento”.  Tra i teatri operativi che hanno dialogato con il presidente della Repubblica quello che vede i militari italiani in Libano con la missione Unifil: “Quel che fate in Libano è uno dei punti di vanto maggiore per il nostro Paese e la comunità internazionale – ha osservato Mattarella rivolgendosi al generale di divisione Stefano Del Col, head of mission Unifil e Force Commander – È importante per la pace in uno dei punti più delicati e complessi”. 

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