“Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime. Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortuni sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi”. E' il testo del messaggio che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al presidente dell'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil), Franco Bettoni, in occasione della 67^ giornata nazionale contro gli incidenti sul lavoro. “Il lavoro irregolare – sottolinea ancora il Capo dello Stato – deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla”.
Prevenzione
“Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari – osserva Mattarella – costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro. Prevenzione e attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza”, sottolinea il Capo dello Stato. “Il rischio di infortuni – avverte il Presidente della Repubblica – deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l'infortunio si verifica, l'invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa”. Mattarella nota che “la rilevazione statistica in materia di infortuni ci indica che alcuni settori sono esposti al rischio più di altri, ciò chiama in causa il meccanismo dei controlli e le politiche di prevenzione, che devono inseguire senza arresto le più efficaci occasioni di ammodernamento offerte dallo sviluppo tecnologico”.
Aumentano le “morti bianche”
L'Anmil ha reso noto che gli infortuni sul lavoro, e in particolare le “morti bianche”, sono in aumento. Nei primi 8 mesi dell'anno gli infortuni sono stati 421.969 con un aumento dell'1,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Quelli mortali denunciati sono stati 682, contro i 651 dell'analogo periodo dell'anno precedente: l'incremento e' del 4,7%. Le malattie professionali denunciate sono invece in calo del 2,8%. L'agricoltura è l'unico settore produttivo in controtendenza con un calo del 4,8% degli infortuni.