Possibile svolta nel caso Marò. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera la soluzione diplomatica sarebbe saltata e l’Italia avrebbe deciso di ricorrere all’arbitrato internazionale. Entro metà giugno, dunque, Roma ritirerà la proposta che aveva fatto a Nuova Delhi per raggiungere un’intesa. Il governo italiano comunicherà poi all’India l’intenzione di procedere con un contenzioso per stabilire la giurisdizione sulla vicenda che coinvolge Salvatore Girone e Massimiliano Latorre e cioè in quale dei due Paesi (ma è possibile anche la scelta di una terza nazione) dovranno essere processati.
“Siamo a una svolta – ha scritto il quotidiano di via Solferino – se nel giro di pochi giorni Delhi non darà una risposta chiara all’offerta italiana, il caso prenderà la forma di un confronto pubblico e internazionale. “Si sono create le condizioni migliori che ci siano mai state – ha riferito al Corsera una fonte vicina alla trattativa – per procedere all’arbitrato”. Sentito sulla questione il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, non ha confermato ne smentito.