Il forte rallentamento dell'economia italiana “è un'ulteriore ragione perchè il governo italiano ripensi i suoi obiettivi di bilancio e si assicuri che sia il debito sia il deficit siano in discesa“. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, intervistato da Bloomberg tv. “Quello che osserviamo – aggiunge – è che l'Italia ha il rallentamento economico più forte fra tutti gli Stati membri“. Un fatto dovuto “a una traiettoria di bilancio scelta inizialmente dal governo che ha portato a un certo grado di instabilità finanziaria, aumentando i tassi sia sul debito pubblico che per le imprese e i consumatori, ripercuotendosi negativamente sugli indici di fiducia e di conseguenza rallentando la crescita“.
L'appello di Draghi
L'invito ad effettuare riforme viene spesso agitato dall'Europa nei confronti di Roma. Nell'ottobre scorso dal summit di Bali, Mario Draghi, presidente della Bce, affermò: “L'attuazione delle riforme strutturali deve essere sostanzialmente rafforzata“. E ancora: “L'ampia espansione in corso invita anche alla ricostruzione di buffer fiscali (riserve finanziarie, ndr)”, proseguì Draghi, sottolineando che “questo è particolarmente importante nei Paesi dove il debito pubblico è alto e per i quali la piena aderenza al patto di Stabilità e crescita è critica per la salvaguardia di solide posizioni fiscali”.